Dal 1849, durante alcune mostre londinesi, vengono esposti dei quadri recanti un misterioso monogramma sotto la firma degli autori: P.R.B.
L’incognita sollevò una grande curiosità attorno a questi giovani talenti, che svelarono il significato delle lettere solo un anno dopo, in un articolo dell’Illustrated London News: Pre-Raphaelite Brotherhood, ovvero Confraternita dei Preraffaelliti.
Un ritorno ai Primitivi italiani, quindi a quei grandi pittori che, secondo lo storico dell’arte Giorgio Vasari, avevano preceduto i maestri Michelangelo e Raffaello, era l’auspicio dei Preraffaelliti: una forma d’arte esente dalle affettazioni accademiche, che si ispira alla purezza e alla libertà dell’epoca medievale.
Dal punto di vista tecnico, i quadri preraffaelliti rappresentano i soggetti con colori vivaci, un realismo della natura quasi esacerbato, e una grande libertà negli atteggiamenti dei personaggi.
L’acqua, la vivacità dei colori, e l’intrico delle piante e della natura lussureggiante e rigogliosa, sono state l’ispirazione perfetta per questo matrimonio, che celebra la bellezza e la delicatezza femminili.
Un piccolo lago collinare, al tramonto, è la perfetta cornice per un amore delicato e sincero, in cui l’intreccio di mani, sguardi, fiori e disegni, dai toni caldi e decisi, evocano atmosfere antiche, medioevali e leggendarie.
L’abito dal taglio ricercato e dalla linea fluida, che accarezza la figura senza fasciarla, e il cerchietto dorato di Laura, evocano la temperanza, la sobrietà e il candore dell’angelo Gabriele ne L’Annunciazione di Rossetti, o della dama in The Lady of Shalott di Waterhouse.
La ribelle bellezza della chioma fulva di Sofia, come la finezza dei suoi lineamenti e l’eleganza della sua figura, ricordano Elizabeth Siddal, musa di Dante Gabriel Rossetti, o La belle dame sans merci di Dicksee, con la corona di rose tra i lunghi capelli, e l’abito leggero e fluttuante:
“Una dama incontrai
bella nei prati, figlia delle fate;
lunghi i capelli e il passo suo leggero,
e gli occhi folli.”
John Keats, La belle dame sans merci, (1819).
Insieme, rivelano una composta sicurezza di sé, celata dalla femminile dolcezza e raffinatezza dei loro sguardi e dei loro gesti, pieni di amore e fiducia.
Concept + design + planning • The Other Wedding
Photography • Matteo Rossi Fotografia
Flower design • Grazie dei fiori atelier
Brides dresses • Officina di Cucitura
Mise en place + decor • The Other Wedding
Hair + Make up • Stefania Nardi make up artist
Ceramics + headpieces • Seven creations
Rings • Matteo Mazzini orafo
Couple • Laura + Sofia
Se vuoi approfondire l’argomento, ecco alcuni spunti: