Ultimamente sempre più coppie di sposi scelgono la cerimonia simbolica al posto di quella religiosa.
Io la trovo un’alternativa perfetta per chi non sente proprie le parole del rito cattolico, perché offre una varietà incredibile di personalizzazioni che possono davvero coinvolgere i vostri ospiti, persino in prima persona.
Innanzitutto, nessun rito simbolico ha validità legale. Bisogna infatti distinguere il rito simbolico da quello civile.
Quest’ultimo è necessario per essere legalmente sposati agli occhi dello Stato, ma essendo principalmente una lettura di leggi, diritti e obblighi coniugali, molte coppie lo trovano freddo e poco coinvolgente.
Il matrimonio civile inoltre, deve essere tenuto da un celebrante autorizzato con delega del sindaco, o dal sindaco stesso, per essere valido; mentre il rito simbolico può essere celebrato da un parente, un amico, o una persona cara agli sposi che si offra volontaria.
Perciò solitamente le coppie si sposano in Comune qualche giorno prima, magari davanti a parenti ed amici stretti, e per il matrimonio con tutti gli invitati scelgono il rito simbolico che più appartiene loro.
Per chi ha a cuore che gli aspetti legali siano proclamati davanti a tutti, si può pensare ad un rito “misto“, in cui vengono lette le leggi scelte dagli sposi, così che la cerimonia risulti sia ufficiale, che personale e coinvolgente.