Scegliere l’abito da sposa perfetto è un’esperienza davvero unica e magnifica, ed ogni donna almeno una volta nella vita ha sognato questo momento.
Districarsi però tra i vari modelli e tessuti può creare confusione, soprattutto se sei alla prima esperienza!
Ho pensato perciò, di scrivere una piccola guida per fare un po’ di chiarezza, e per aiutarti a scegliere l’abito perfetto, valorizzando la tua personalità e fisicità.
Iniziamo dai modelli.
- Da principessa (a ruota, a bustier o a palloncino): i classici vestiti voluminosi, tradizionali ed eleganti, dal corpetto stretto e aderente, abbinato ad una gonna molto ampia.
Può essere a ruota se è composta da tanti strati di tulle, organza o duchesse sovrapposti, e talvolta mantenuta ampia da una struttura di crinolina sotto l’ultimo strato, o un cerchio invisibile.
Si definisce a palloncino se l’abito è un unico pezzo, aderente sul busto e con gonna ampia, gonfia e arricciata sull’orlo stretto da una fascia (anche invisibile), proprio a ricreare l’effetto di un palloncino, per una sposa frizzante che non vuole rinunciare all’eleganza.
Nell’abito a bustier la gonna è sempre ampia, ma è il corpetto il protagonista ed è particolarmente rigido e modellante.
Il corpetto evidenzia il décolleté, con scollo a cuore, a punta, o dritto, nasconde i fianchi, ha i lacci sulla schiena ed ha stecche verticali e imbottiture strategiche, che esaltano la figura e il punto vita.
- A-line (o a trapezio): è il vestito con bustino aderente sulla parte alta dei fianchi, leggermente rigido e strutturato, e la gonna che si allarga in maniera molto morbida dalla vita in giù.
È uno degli abiti più romantici: fluido, semplice ed estremamente raffinato, si adatta a qualunque fisico perché è in grado di proporzionare la figura e può essere declinato in tanti tessuti.
Gli abiti da sposa a trapezio o A-line danno l’illusione ottica della lunghezza, aggiungono larghezza se hai un’altezza importante e allo stesso tempo mimetizzano le curve generose.
- Redingote: è un modello principesco particolarmente indicato se sei una sposa con altezza media e fianchi stretti.
La sua particolarità è il bustier.
La gonna è sempre ampia, ma il corpetto è decisamente solenne: fascia molto sul seno e prosegue fino alla parte inferiore dei fianchi da cui parte la svasatura dell’abito.
Esistono due tipologie di abito da sposa redingote: quello in cui il bustino è rigido e strutturato e l’orlo da cui parte la svasatura della gonna è ben definito, e quello in cui il corpetto è più morbido, fascia fino ai fianchi, ma non vi è un taglio netto da cui parte la gonna.
- Scivolato: semplice, morbido e decisamente molto sobrio.
La forma segue le linee del corpo senza fasciarlo troppo, il punto vita è disegnato, ma non modellato, il corpetto è aderente, ma non rigido e strutturato.
I tessuti sono sempre molto fluttuanti.
- A balze o drappeggiato: si tratta di due varianti dell’abito da sposa principessa, soprattutto per quanto riguarda la forma della gonna, che nell’abito da sposa con le balze è importante, a strati e molto voluminosa, ideale per ricreare l’effetto nuvola per spose esili e molto alte; mentre nel caso del drappeggio, la gonna è ornata da ampie pieghe che donano volume e ricadono con armoniosa eleganza.
- A sirena: è l’abito sensuale per eccellenza, esalta le forme, evidenzia il punto vita, il décolleté e i fianchi in un gioco di aderenze molto seducente, fascia la silhouette fino alle ginocchia e si allarga man mano che scende, proprio come la coda di una sirena.
Può avere una coda più o meno lunga, multistrato (con rinforzo sottostante in tulle) oppure morbida e senza strascico.
Lo scollo varia a seconda dei modelli, può essere a cuore, dritto, monospalla.
Adatto a te che desideri esaltare il suo fisico a clessidra e le tue forme femminili e sinuose.
- A tubino: è sicuramente il più sobrio.
Stretto e lungo, fascia molto il corpo e può scendere in maniera rigida fino ai piedi (in questo caso, prende il nome di abito da sposa a colonna).
Molto adatto alle spose non più giovanissime e per chi opta per un matrimonio civile.
- A sottoveste: è una variante dell’abito da sposa a tubino, con cui ha in comune la mancanza di volume.
La differenza è nel tessuto e nella struttura: l’abito da sposa sottoveste scende lungo il corpo in maniera morbida e scivolata, proprio come il capo di lingerie da cui prende il nome, e il tessuto con cui è realizzato, leggero e lucido (spesso seta, raso o duchesse) avvolge la silhouette come una seconda pelle, evidenziandone le forme più pronunciate.
Questo abito è essenziale, ma estremamente elegante, adatto a te se hai un fisico tonico e asciutto, e a matrimoni serali, intimi ed eleganti.
- Stile impero: decisamente molto regale, il modello prevede il taglio di divisione tra corpetto e gonna proprio sotto il seno, evidenziato, talvolta, da un nastro o da applicazioni luminose.
La sua struttura lo rende perfetto per te se hai un décolleté da evidenziare, ma fianchi generosi.
È un abito semplice e raffinato, la cui gonna può essere moderatamente voluminosa, svasata, a ruota o dritta con grandi pieghe morbide verticali.
I tessuti in cui spesso è realizzato sono morbidi e trasparenti, normalmente chiffon, crêpe o raso di seta.Le due varianti degli abiti da sposa stile impero sono il peplo e il rinascimentale.
Il peplo è un modello fluido, ma con gonna drappeggiata, mentre il rinascimentale ha sempre il taglio sulla parte alta della vita, ma una scollatura molto generosa e maniche lunghe che si aprono a trapezio a partire dal gomito.
- Charleston: ispirato alla moda degli anni ’20/‘30, ha spalline sottili, scollo dritto davanti e, talvolta, una profonda scollatura dietro.
Questo modello ha una particolarità davvero spiritosa e originale, ovvero balze leggere e fluttuanti, a frange sottilissime.
È realizzato con tessuti leggeri e velati come chiffon, organza, seta e può essere corredato da accessori che richiamano la moda di quegli anni come piume, perle, e cristalli swarovski.
- Corto: è l’abito perfetto se ami lo stile anni ‘50.
Può avere un corpetto più o meno rigido e la gonna, se al ginocchio, può essere a palloncino o a tubino, se a metà polpaccio sarà a ruota e ampia.
I tessuti possono essere diversi: dal mikado, pizzo, broccato, seta, chiffon, e si adattano a cerimonie informali e all’aperto.
- Tailleur o jumpsuit: se desideri un matrimonio civile o per le seconde nozze, puoi optare per un elegantissimo abito da sposa tailleur con gonna o pantaloni, oppure una favolosa jumpsuit in seta, organza o chiffon.
Sicuramente sono due tipologie di vestiti da sposa meno romantici, ma comunque molto raffinati ed eleganti.
Le nuove versioni delle jumpsuit sono perfette se sei una sposa contemporanea, amante del design, delle linee decise e strutturate.
Passiamo ora ai tessuti.
- Crépe: è il tessuto ideale per gli abiti da sposa taglio sirena. Può essere in lana, georgette, plissettato: è una tela di aspetto irregolare spesso impreziosita da ricami e pietre preziose.
- Pizzo: si ottiene dal mix di seta, cotone, lino e fili metallici. È un tessuto che non si utilizza da solo ma ne impreziosisce altri come decoro.
- Chiffon: tessuto leggero ed impalpabile. Pensato per gli abiti scivolati o con molto volume, ad esempio su tutti gli abiti per i matrimoni in spiaggia.
- Tulle: è il tessuto più vaporoso e romantico, ideale per dar volume e quindi pensato per gli abiti da sposa principeschi.
- Taffetà: è un tipo di seta molto brillante e un po’ rigida, un tessuto che dona molto volume all’abito.
- Organza: può essere di seta o di cotone. È un tessuto trattato ma molto raffinato sia al tatto che alla vista.
- Mikado: è un tipo di seta naturale, molto brillante, dalla consistenza spessa perfetta per definire la struttura dell’abito da sposa.
- Broccato: tela con un disegno in rilievo, generalmente sui toni dell’oro e dell’argento. Le fantasie richiamo la natura e il mondo astratto.
- Piqué: tessuto in cotone con piccoli motivi geometrici in rilievo.
Se vuoi scegliere l’abito da sposa perfetto, è importante valutare i modelli anche in base al proprio fisico, e provare quelli più adatti. Per esempio:
- Corpo rettangolare: da evitare sicuramente gli abiti scivolati, scollature rotonde e quadrate. Privilegiare invece gli abiti con scollatura a V, senza spalline e con le spalle scoperte.
- Corpo triangolare: in questo caso è meglio attrarre l’attenzione sulla parte superiore dell’abito, per questo è meglio indirizzarsi verso abiti da sposa con taglio ad A.
- Corpo rotondo: se sei una sposa curvy l’ideale sarebbe un abito da sposa stile impero, tagliato sotto la cintura, che si apre vaporoso e leggiadro. Da evitare gli abiti troppo stretti come quelli a sirena. Per impreziosire la scollatura puoi sceglierne una a cuore.
- Corpo a clessidra: questo tipo di fisicità si presta a tutti i modelli di abiti da sposa, quindi via libera alla scelta dell’abito con un focus sugli abiti a sirena che sapranno impreziosire un corpo perfetto.
- Corpo a triangolo invertito: la formula perfetta vede maggior risalto ai fianchi e meno alle spalle, grazie ad abiti da sposa con gonna ampia.
Al contrario, se vuoi enfatizzare un seno piccolo il segreto è quello di non esagerare con la scollatura e con tessuti troppo aderenti.
- Pelle chiara: se hai la pelle molto chiara è consigliabile andare sul classico bianco o avorio per minimizzare la differenza di colore tra la stoffa e la pelle, oppure sul rosa cipria per dare un po’ di tono.
- Pelle olivastra: in questo caso è indicato dirigersi verso colori come lo champagne, oro o cipria, ed evitare colori troppo scuri.
- Pelle ambrata: questo tipo di pelle si sposa bene ai colori pastello, o ai colori molto accesi o scuri.
Ed infine, alcuni consigli pratici da tenere a mente, soprattutto quando andrai a fare le prove in atelier!
- Atelier, prêt-à-porter o fast fashion?
Si chiamano atelier i negozi che vendono abiti da sposa.
Ci sono due tipi di atelier: quelli dei bridal designer, i quali vendono abiti disegnati esclusivamente da loro.
Molti di essi confezionano anche su misura creando capi unici e completamente personalizzabili, alcuni addirittura disegnati unicamente per te.
E poi ci sono gli atelier multimarca che vendono diverse linee e marchi.
Anche in questo caso è spesso presente una sartoria interna per poter modificare ed adattare l’abito, ma diciamo che non sono principalmente rivenditori.Inutile dire che la soluzione offerta da un bridal designer è quella che consiglio certamente ad una Unusual Bride, proprio perché se hai gusti di nicchia, ricercati, ami il design e i dettagli super personalizzati, e soprattutto vuoi qualità di materiali (ti assicuro che il materiale di un abito studiato da un designer e uno da negozio cambia dal giorno alla notte), non puoi trovare soluzione migliore di questa…e poi, vuoi mettere che soddisfazione sapere che il tuo abito da sposa è stato disegnato proprio su di te e per te?
Probabilmente ora penserai: “eh beh, è anche la soluzione più costosa!”…e invece non è detto!
Lo pensavo anche io, ma mi sbagliavo (una delle poche volte che sono stata felice di sbagliare!)Ma andiamo avanti…Con prêt-à-porter si intendono tutti i brand degli stilisti famosi che presentano in collezione anche modelli adatti a essere indossati per il grande giorno.
Solitamente li trovi sempre negli atelier multimarca.I fast-fashion sono invece i marchi low-cost che negli ultimi anni hanno dato vita alle loro linee wedding.
- Definire il budget per l’abito prima di andare in negozio, sia per restringere il campo tra le scelte più indicate, sia per evitare di innamorarti di un abito che poi non potrai avere.
- Scegli bene i tuoi accompagnatori, meglio se particolarmente diretti, onesti e decisi. Devono saperti consigliare e dirigere durante l’appuntamento, senza essere troppo severi né troppo permissivi.
- Meglio prendere appuntamento nei giorni infrasettimanali, per evitare il sovraffollamento dei weekend e rischiare di perdere la pazienza o l’attenzione.
- Se sei una sposa curvy, quando telefoni per prendere l’appuntamento, chiedi se il negozio è abbastanza fornito, così da evitare ingiustificati malumori.
- Porta le scarpe col tacco da casa, così da poterti concentrare unicamente sull’abito.
- Durante la prova dell’abito muoviti, siediti, prova a ballare, per considerare se sei comode e potrai goderti ogni attimo del tuo giorno.
- Quando iniziare la ricerca dell’abito? Le tempistiche migliori sono tra i 10 e i 7 mesi prima, e l’ideale sarebbe fermare l’abito 6 mesi prima, così che l’atelier abbia tutto il tempo necessario per renderlo perfetto.
Queste sono le linee guida che si dovrebbero seguire in linea di massima ma, come sai, a me piace andare un po’ controtendenza.
Preferisco consigliarti di ascoltare sempre te stessa, più che delle vecchie regole imposte da dei bacchettoni!
Tuttavia è sempre giusto conoscere le regole per poterle cambiare!
Ed infine un consiglio per te che sei una sposa super esigente.
Stanno nascendo delle figure professionali sempre più specializzate:
per esempio sullo studio a 360° del look sposa, altre sugli abiti per la sposa curvy, e ancora per la sposa non convenzionale, con abiti di designer indipendenti e super alternativi (li adoro).
Ovviamente se decidi di affidarti ad una wedding planner sarà lei ad indirizzarti verso le soluzioni adatte a te, proprio perché conoscendo molti fornitori potrà scremare già le ricerche permettendoti di risparmiare molto tempo.
Direi che questa volta ti ho detto tutto davvero!
Al prossimo sabato, in cui ti parlerò…
questa volta dell’abito da sposo!