Ormai diversi anni fa, il mio ex professore di storia dell’arte del liceo
mi regalò il dvd di un musical che non avevo mai visto…
Il fantasma dell’Opera.
Fu amore a prima vista,
e in un batter d’occhio mi ritrovai a lezione di canto lirico,
e a fantasticare che un giorno anche io avrei calcato le scene della Royal Albert Hall,
interpretando Christine Daèe.
Come avrai capito, questo sogno non l’ho (ancora!) realizzato,
ma quel musical mi appassionò talmente tanto,
che decisi di organizzare il mio primo viaggio a Dublino per vederlo dal vivo
(e in quell’occasione scoprii un altro mio amore, l’Irlanda, ma questa è un’altra storia…).
Quando Martina Ruffini mi ha proposto di fare un altro shooting fotografico insieme,
abbiamo iniziato a pensare a cosa ispirarci,
e quando ci siamo avvicinate all’idea del teatro,
e ho scoperto il magnifico Teatro 1763,
nascosto nei meandri di Villa Aldrovandi Mazzacorati a Bologna,
mi è presto venuto in mente il fantasma dell’Opera!
Quel piccolo tesoro architettonico era perfetto per riportarlo in scena,
in versione riadattata al matrimonio, ovviamente.
Certo, non è stato affatto un gioco da ragazzi:
causa impossibilità di accesso al teatro
(a momenti ho chiamato anche il Presidente della Repubblica per avere quel permesso!),
covid ed altri intoppi vari,
questo progetto ha rischiato più volte di saltare…
ma grazie a caparbietà, impegno e al team super che ha collaborato alla realizzazione
il risultato è stato, a mio avviso, davvero spettacolare!
Lascia allora che si alzi il sipario…
ecco che va in scena
Il fantasma dell’Opera
(wedding edition!)
La giovane e talentuosa Christine Daèe è diventata da poco primo soprano dell’Opera di Parigi.
Figlia di un noto violinista, ha ereditato le doti musicali dal padre,
il quale l’ha sempre rassicurata che presto l’Angelo della Musica
l’avrebbe guidata verso la realizzazione personale e il successo.
Erik, conosciuto come il temibile fantasma dell’Opera,
è descritto come un’ombra spaventosa che si nasconde dietro ad una maschera,
vive nei sotterranei e si aggira a suo piacimento in tutto il teatro,
seminando il panico tra gli artisti e minacciando i locatari di mettere a repentaglio
la vita degli spettatori, ammenoché non venissero esaudite le sue richieste.
Quando Erik sente Christine cantare rimane immediatamente folgorato,
e sicuro di aver finalmente trovato la sua pupilla.
Decide allora di incontrarla attraverso lo specchio del camerino di lei,
e di accoglierla nel suo mondo,
per mostrarle quali magnifiche melodie i loro talenti sono in grado di creare insieme.
Christine, che ha finalmente trovato il suo Angelo della Musica,
rimane incredula davanti alla potenza della sua voce,
che raggiunge vette mai toccate fino ad allora, grazie alla guida di Erik.
Le emozioni provate quella sera, rimarranno impresse per sempre nei cuori dei due,
consapevoli di essersi trovati come anime affini.
Tuttavia, il loro amore è in un primo momento ostacolato dalla cattiva fama del fantasma,
che viene descritto da tutti come un mostro senza pietà e dall’aspetto orripilante,
vittima di una deformazione dalla nascita,
e per questo costretto a nascondere il suo viso.
Nella nostra storia,
Christine darà da subito ascolto al suo cuore,
e saprà vedere che oltre la maschera
c’è un uomo deformato, sì, ma specialmente nell’animo,
a causa delle malelingue che l’hanno ripudiato
e allontanato per tutta la vita per il suo aspetto.
Solo lei saprà apprezzare la sua vera anima,
quella di un compositore, musicista, erudito, architetto, ed inventore,
ma soprattutto un’anima che, insieme alla sua, forma un connubio perfetto.
Tanti i dettagli e le scene ripresi ed ispirati al musical,
per esempio l’anello che Erik porta al mignolo,
la tiara e la lampada sulla scrivania nel camerino di Christine,
la tavola nella rappresentazione dell’opera Don Giovanni Trionfante,
scritta e arrangiata da Erik stesso.
Ed infine l’accurato studio delle luci artificiali e dalle candele,
fondamentale per rendere gli ambienti ricchi di ombre nette e strutturate,
per accentuare la drammaticità del teatro.
Se conosci il musical,
sicuramente avrai notato che questa versione della storia
non è del tutto fedele all’originale,
che è di certo più complessa e dal finale poco felice.
Con questa rielaborazione abbiamo voluto coronare quell’unione
che nel musical è sempre stata agognata e sofferta,
ma mai raggiunta.
Dopotutto, facciamo matrimoni, e amiamo i lieto fine!
Il nostro intento era quello di dimostrarti come
ogni forma d’arte possa essere di ispirazione per il tuo matrimonio insolito,
non importa quanto di nicchia, inusuale e non convenzionale sia.
Design + Planning • The Other Wedding
Photography • Martina Ruffini
Video • Matteo Rossi
Flower design • Oui Fleurs
Abito sposa • Stefania Rotundo
Abito + Accessori sposo • S.Z di Zanicheli Silvia
Accessori sposa • Paola Bianchera Couture
Stationery • Betty Soldi
Light design • AB Service
Hair + Make up • Eleonora Volpi + Beatrice Tappani
Mise en place • Il Modulo + Oui Fleurs+ The Other Wedding
Anelli • Porca Figura
Cake design • Fili di Zucchero
Christine • Anna Petrukhina
Erik • Luca Negrini
Location • Teatro 1763
Se vuoi approfondire l’argomento, ecco alcuni spunti:
• https://it.wikipedia.org/wiki/Il_fantasma_dell%27Opera#Erik,_il_fantasma_dell’Opera
• https://www.thephantomoftheopera.com/
• https://www.visitlondon.com/it/cosa-fare/evento/430257-phantom-of-the-opera-at-her-majestys-theatre