Matrimonio religioso, civile o simbolico?
Quali sono le differenze?
Sono sicura che già sai la differenza tra il rito religioso e quello civile,
ma conosci quello simbolico?
Ho parlato con moltissimi sposi che non lo conoscevano e si sono accontentati di quello civile,
ma quando gliene ho parlato, mi hanno detto:
“accidenti, se l’avessimo saputo ci sarebbe piaciuto sposarci con quello!”
(non è mai troppo tardi, rispondo sempre io ?)
Proprio per scacciare ogni dubbio allora, ho pensato di scrivere questo articolo, come una piccola guida per capire quale cerimonia è più adatta a te.
Si tratta della cerimonia “classica” diciamo, ovvero quella cattolica in chiesa, a cui i nostri genitori pensano se parliamo di matrimonio.
Prevede che gli sposi frequentino insieme un corso prematrimoniale (nella loro città di residenza), al termine del quale verrà riconosciuto un attestato di frequenza.
Seguirà poi l’affissione delle pubblicazioni religiose per 8 giorni, al termine dei quali il parroco rilascia un certificato per le procedure civili, riconosciute dallo Stato Italiano.
Negli ultimi anni, è inutile negare che i fedeli tra i giovani siano molto diminuiti, preferendo così la cerimonia civile, di cui ti parlerò tra poco.
Se invece la tua religione è diversa da quella cristiana cattolica, e vuoi sposarti in Italia, puoi ovviamente farlo, ma non avrà valore legale, per cui…leggi come fare nell’ultimi di questi riti.
Questo tipo di cerimonia è adatta a chi non sente sua la religione cattolica, e preferisce non sposarsi in chiesa.
Puoi sposarti con rito civile nel tuo Comune oppure in una location adibita a Casa Comunale (puoi trovare l’elenco sul sito del Comune o chiedendo all’Ufficio Matrimoni).
Quello civile è un rito veloce e molto pratico, che prevede semplicemente la lettura degli articoli del Codice Civile inerenti al matrimonio.
Proprio per questo, molte persone lo reputano un po’ troppo freddo, noioso e poco coinvolgente, ed ecco perché lo abbinano al rito successivo.
Ed eccoci alla cerimonia simbolica, che come ormai avrai capito prevede un rito non religioso, molto emozionante, coinvolgente e personalizzabile.
La bellezza di questo rito infatti è la sua versatilità: puoi crearlo come vuoi tu, scegliendo quello che senti più tuo, e non solo puramente simbolico, ma anche della tua religione non cattolica.
Oppure, se condividi i valori dei popoli antichi, puoi sposarti per esempio con uno dei riti provenienti dalla tradizione celtica e da quella vichinga.
C’è anche la possibilità di arricchire il rito civile con quello simbolico.
Quest’ultima opzione, trovo sia una scelta interessante per le coppie che non hanno nessun interesse a rendere legale il proprio matrimonio, ma vogliono comunque celebrare il loro amore, condividendolo con le persone più care.
non sposarti in chiesa se non sei credente.
So che spesso si fa per far contenta la mamma, perché magari parte del matrimonio lo pagano i genitori e quindi pensi che sia un buon compromesso…ma non credi che sia irrispettoso in primis verso te stessa e in secundis verso chi crede davvero?
Sarebbe un po’ come andare alla partita della Juve se tifi Inter, ma molto più grave ?
Il giorno del matrimonio è TUO, ed è importante poterlo vivere con la propria fede, qualunque essa sia, perché solo così ti unirai davvero alla persona che hai scelto: celebrando il vostro amore con consapevolezza, convinzione e trasporto sincero.
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