Napoli ancora esulta per la vittoria, perché nessuno in fin dei conti festeggia la felicità con la stessa grandezza e passionalità, e quindi come non pensare al matrimonio nella tradizione napoletana e a tutta la gioia che racconta?
Canti, balli, buon cibo e un pizzico di superstizione fanno parte integrante della tradizione partenopea, e sono moltissime le usanze locali più o meno conosciute di questa splendida terra e delle persone che le danno vita.
Un matrimonio nella tradizione napoletana è sempre un evento unico ed eccezionale, che coinvolge non solo la famiglia ristretta e gli amici più intimi, ma anche la comunità che li circonda, a partire proprio dall’usanza più conosciuta: la serenata.
La sera prima del matrimonio, lo sposo si reca con i suoi compari sotto la finestra della sua promessa e canta per lei.
Manco a dirlo, la serenata non resta mai un’usanza ristretta ai compari e allo sposo: vicini, passanti e amici si uniscono alla cantata, sperando con lo sposo che la sua promessa si affacci al balcone. Questo gesto viene interpretato come il “sì” tanto atteso per le nozze, a cui seguirà una festa con banchetto, generalmente offerto dai genitori di lei.
Per festeggiare questa usanza, ogni anno in agosto si svolge il festival della serenata, in cui a cinque balconi adornati di fiori si affacciano altrettante fanciulle; ogni fidanzato, scalando il muro fino al rispettivo balcone, regalerà una rosa rossa alla sua amata, in cambio di un bacio.
Eccetto questo momento, magico e indimenticabile, i due sposi non si possono assolutamente vedere il giorno prima del matrimonio (che la sposa da tradizione dovrebbe trascorrere a casa dei genitori).
Per i più superstiziosi, il matrimonio non va mai celebrato di martedì o di venerdì (dopotutto di Venere e di Marte né si arriva né si parte), ma se possibile di domenica, il giorno di maggior augurio della settimana.
Il matrimonio nella tradizione napoletana ha le sue regole anche per la consegna delle partecipazioni: altro che inviarle per posta (e non parliamo neanche di quelle digitali), le partecipazioni vanno consegnate dagli sposi personalmente a ciascuna famiglia, insieme al cartoccio di paste secche, riservandosi per ciascuno un momento di chiacchiere e socialità.
Arrivati al giorno del fatidico evento si arriva alla parte più corposa dell’evento: prima di tutto gli invitati potranno recarsi a casa della sposa per i primi auguri, dove troveranno un buffet tradizionale di dolci e confetti.
Questo corteo accompagnerà la sposa in chiesa, dove la staranno aspettando gli altri invitati, lo sposo e il suo compare di anello.
Questa è una figura fondamentale per la coppia, che ha il ruolo di donare le fedi nuziali, e di solito è un parente stretto o un carissimo amico della coppia. Per lui, sarà preparata una bomboniera molto più importante rispetto a quelle per gli altri invitati, per ringraziarlo dell’importante ruolo che ricoprirà per il nuovo nucleo familiare.
La sposa dovrà indossare, oltre al classico abito bianco, anche qualcosa di usato, di comprato, di regalato e ovviamente qualcosa di blu, e davanti alla chiesa dovrà incontrare la suocera che le regalerà il bouquet.
Lo sposo invece nasconderà nel taschino qualcosa di ferro o addirittura un paio di forbici con la punta all’ingiù, per tagliare le malelingue.
Sperando che gli anelli non cadano durante il rito (cosa che porterebbe anche un’incredibile sfortuna), gli sposi divenuti marito e moglie usciranno dalla chiesa, colpiti da una beneaugurante pioggia di riso, per augurargli fertilità e tanti figli.
Come si sa, la sposa, durante il banchetto nuziale, lancia il proprio bouquet alle donne nubili, mentre lo sposo lancia ai celibi la giarrettiera appena sfilata dalla neo sposa. Infine, marito e moglie dovrebbero rompere da tradizione un vaso o un bicchiere, sperando di farlo in mille pezzi: ogni pezzo infatti preannuncia un anno di felicità per la coppia.
Dopo la consegna della bomboniera, la festa è finita e inizia la vita insieme degli sposi.
Arrivati sulla soglia di casa, lui prenderà tra le braccia lei, come simbolo di protezione fin dal loro primo giorno insieme.
Con la bellezza splendida del matrimonio nella tradizione napoletana, ritornano le usanze matrimoniali di Italia (te le ricordi? Qui trovi quelle dell’Emilia Romagna).
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