Spesso e volentieri abbiamo parlato di come scegliere il vestito giusto per te, o dove trovarlo (per esempio in questo articolo di qualche tempo fa), ma nel tempo mi sono resa conto che la scelta dell’atelier ha una rilevanza non da poco, non solo per la qualità dell’abito ma anche e soprattutto per la tua soddisfazione personale.
Mi è capitato diverse volte infatti che la sposa, trovato l’abito perfetto per lei in questo o quell’atelier, si sia trovata in seria difficoltà per via della politica commerciale del negozio, o per il comportamento delle commesse con cui si trovava a rapportarsi.
Questo perché bisogna ricordarsi che per te quello potrebbe essere un momento da sogno, l’abito che hai sempre desiderato, ma per l’atelier con cui ti rapporti è un lavoro, una vendita e non sempre la politica commerciale del posto bada alla delicatezza del momento e alla sua importanza, ma solo, ed è un loro diritto, all’obiettivo di vendita.
Questo è appunto un loro diritto, e a dirla tutta anche un dovere, per questo devi essere tu a difenderti dalle eventuali pressioni, ad avere quindi le idee chiare su cosa chiedere e pretendere e a quali compromessi non sottostare.
Ecco quindi una maneggevole guida su come rapportarsi in atelier, fin dal momento in cui varchi la porta.
Intanto una premessa d’obbligo: stiamo parlando nello specifico di atelier, ciò significa che non tratteremo di abiti fatti su misura, ma del prêt-à-porter o del demi-couture, ossia di quegli abiti pronti o semi pronti in cui si apportano modifiche per adattare l’abito a desideri e vestibilità del tuo fisico. L’abito quindi esiste già, non va immaginato da zero, e quindi tutto inizia con la prova conoscitiva.
La prova conoscitiva in atelier si prenota, o telefonicamente, o tramite email, o, per gli atelier più famosi e in franchising, tramite modulo sul sito, almeno 8-9 mesi prima del tuo matrimonio.
In questa prima fase si dà per assodato che tu abbia già dato una sbirciata ai siti, e quindi che ti sia già fatta un’idea degli abiti che vorresti provare: il mio consiglio è sempre di farla questa prima selezione, magari di 4 o 5 abiti che ti interessa vederti addosso.
Considera che non proverai solo questi, ma sarà un punto di partenza, da cui la sarta o commessa potrà dedurre i tuoi gusti e poi selezionare ulteriori abiti, basandosi anche sulla tua fisicità, una volta che vi conoscerete in atelier.
Una volta concordato l’appuntamento, seleziona bene anche le persone che vorrai avere con te.
Tolto il fatto che alcuni atelier impongono un limite di accompagnatori, non sono utili tutte le amiche, tua mamma, la tua futura suocera, sorelle e cognate. Porta con te solo le persone essenziali, quelle con cui ti senti a tuo agio e di cui ti fidi. Anzi, ti dirò di più, io sono dell’idea che meno si è meglio è: troppe opinioni confondono, instillano dubbi e insicurezze. Porta una o due persone della tua vita con cui più volentieri vai a fare shopping nelle situazioni normali, e se vuoi porta anche me: nel caso tu lo voglia sono sempre a disposizione.
E poi ricordati, il tuo è l’unico giudizio che conta: le opinioni altrui sono solo consigli, ma devi essere tu a decidere ciò che ti rende felice, sempre.
Un’altra cosa da fare prima di varcare le porte dell’atelier è avere ben in chiaro il budget massimo. In ogni atelier le cifre possono spaziare dai 500 ai 10 mila euro, per questo non puoi affidarti totalmente a chi ti troverai davanti.
Immagina di provare un abito meraviglioso che ti senti assolutamente perfetto addosso, per poi renderti conto che quella cifra è molto al di là del tuo budget massimo: la delusione non sarebbe certo una tragedia, ma neanche particolarmente piacevole, e magari ti farebbe venire a male anche tutti gli abiti a budget che proverai in seguito.
Infine ancora un paio di consigli preliminari: ricordati di indossare un intimo il più possibile in color nudo e senza cuciture, e se sai già che scarpe vorrai calzare al tuo matrimonio (cosa improbabile, ma le mie spose sono sempre eccezionali, quindi teniamo in considerazione questa eventualità) pórtale.
E così, dopo questa necessaria organizzazione preventiva, è arrivato il momento della prova conoscitiva: che cosa devi aspettarti?
Prima di tutto devi aspettarti disponibilità e cordialità, e su questo non devi transigere. Spenderai molto probabilmente un bel po’ di soldi, tra abito, accessori, magari biancheria intima, quindi non accontentarti di essere trattata con sufficienza: paghi l’abito ma paghi anche il servizio, non dimenticarlo mai.
Quindi la commessa o la sarta dedicata a te ti farà provare gli abiti che desideri, e qualcuno in più man mano che le lascerai conoscere i tuoi gusti, le tue insicurezze e le tue necessità.
Dovrai cercare di avere le idee più chiare possibili sulla data o periodo e sulla location, e anche sul tipo di cerimonia. Per esempio un matrimonio con cerimonia in chiesa e ricevimento in un castello il 15 di luglio avranno uno stile e delle necessità molto diverse rispetto a un matrimonio simbolico con ricevimento in un casale il 25 ottobre.
In questa fase di prova, sincerati sempre che:
- la sarta rispetti il budget massimo che hai imposto;
- l’abito sia eventualmente modificabile e come;
- che le modifiche siano incluse nel prezzo o, se non sono incluse, fatti preventivare il costo;
Questo deve essere un momento divertente e sì, se sei fortunata, anche emozionante: goditelo.
Questo perché, e adesso ti dirò una cosa completamente fuori dall’ordinario, l’abito dei sogni esiste, ma non è necessariamente l’unico, nè per forza quello che ti sta meglio e che indosserai. In un’epoca come questa, con i dovuti compromessi, non esiste un solo abito per te, ma ne esistono tanti e in tanti posti diversi, e sta solo a te scegliere quello che vorrai indossare il giorno del tuo matrimonio.
E proprio per questo motivo spesso in atelier non permettono di scattare foto agli abiti che provi. È ovviamente un modo che il negozio ha per proteggersi: scattare foto ai vari modelli significa potenzialmente poterli portare dalla sarta di fiducia e farli riprodurre a prezzi più bassi (quanto più bassi poi è da vedere, perché l’abito confezionato da zero è comunque un bell’investimento in termini di budget).
Poi arriverà il momento in cui propenderai per un abito o due, o addirittura che lo avrai scelto. E a proposito di questo ti ricordo che non siamo in “abito da sposa cercasi” è che la reazione non deve essere necessariamente quella delle lacrime e dalla commozione romantica. Per alcune vedersi con l’abito da sposa, e magari qualche accessorio che la sarta metterà per dare l’effetto matrimonio, sarà un’emozione fortissima e incontenibile, per altre sarà un bellissimo momento, ma senza esplodere in reazioni da film romantico. L’importante è che tu segua il tuo istinto e che ti fidi di lui.
A questo punto comunque inizierà il gioco del marketing ed è lì che tu dovrai stare più attenta che mai.
- «Se non dai l’anticipo ora non ti posso assicurare che lo troverai ancora domani»
- «Se lo acquisti adesso ti possiamo fare il 25% di sconto»
- «Costa poco perché è l’ultimo della stagione passata, ma tempo una settimana e dobbiamo ritirarlo»
Queste sono solo alcune delle frasi che potrai sentirti dire alla fine della prova conoscitiva, ma tu cerca il più possibile, e non è facile, di non lasciarti influenzare e di dare peso a ciò che senti e a ciò che vuoi.
Prima di tutto partiamo dal presupposto che una notte per pensarci non si nega a nessuno. Magari stai per spendere 3000 euro per un abito: hai il sacrosanto diritto di pensarci e di dare un valore a quel denaro, quindi che pretendano che lo acquisti nell’immediato a mio parere è assolutamente fuori luogo. Non devi farlo a meno che tu non voglia farlo.
In secondo luogo, devi essere certa che sia l’abito che desideri.
Il mio consiglio non è mai di andare in tantissimi atelier diversi alla ricerca spasmodica dell’abito dei tuoi sogni, perché rischi solo di confonderti le idee. Tuttavia, se non sei certa non devi fermarti al primo, ma puoi valutare delle alternative e se poi quell’abito verrà venduto ne troverai uno simile da qualche altra parte. Certo, se senti che vuoi assolutamente quello allora forse non hai bisogno di altro tempo e puoi fermarlo (dopo averci comunque riflettuto una notte).
Poi ricordati, prima di firmare qualsiasi contratto, di sincerarti delle diverse possibilità di modifiche: quali e quante, e per quale prezzo, di modo che non ci possano essere ripensamenti delle sarte in corso d’opera.
Mi è capitato di avere spose che volevano farsi modificare l’abito secondo le loro possibilità contrattuali, ma che poi si trovavano di fronte a sarte che facevano di tutto per dissuaderle, contestando il loro gusto e i loro desideri.
Ecco, ricordati sempre che il consiglio di una professionista è sacrosanto ma, valutato quello, è la tua opinione l’unica che conta.
Inoltre, sempre in tema di contratto, capisci subito come verranno dilazionati i pagamenti, e più o meno quali sono le scadenze delle prove successive a quella conoscitiva, e poi da’ un occhio sempre ai termini di reso. Di solito, e questo è normale, sono molto svantaggiose per chi restituisce ed hanno dei termini temporali molto stretti e precisi.
E alla fine, dopo che avrai firmato il contratto, che cosa succederà?
Il primo pensiero che avrai sarà un ripensamento. Ti sembrerà di aver scelto male, che forse l’abito ti faceva quel certo difetto, che forse dovevi scegliere uno stile più simile a quello che desideravi a otto anni, che insomma avrai sbagliato tutto.
Anche questo è normale, ed è proprio per questo motivo che ti ho scritto più volte in questo articolo di non cedere alle pressioni e di pensarci una notte. Perché per quanto tutte le insicurezze del caso potranno coglierti, a un certo punto subentrerà la parte razionale di te che ti rassicurerà sulla tua scelta: l’hai provato, ci hai pensato, te lo sei visto addosso anche una seconda volta. È lui, hai scelto bene, quindi puoi tirare un sospiro di sollievo: un’altra cosa fatta nella lista delle cose da fare per il tuo matrimonio.
Poi, al momento della firma del contratto avrai anche pagato la prima parte del vestito, e, contestualmente, avrai organizzato anche le date della seconda e terza prova e i relativi pagamenti e saldi delle successive rate.
Durante le prove portati, non appena le hai, le scarpe e gli eventuali accessori, oppure consultati con l’atelier per scegliere scarpe, accessori e magari la biancheria intima adatta.
Se ci sono da fare delle modifiche, che avete magari anche già concordato, non cedere anche se cercheranno di dissuaderti, e pretendi sempre che commesse e sarte di riferimento si comportino con te come in sede di acquisto. Inoltre, se ti sei trovata particolarmente bene con la sarta o commessa che si è occupata di te al momento della scelta, richiedi lei anche per le prove successive.
Come ti dicevo all’inizio, paghi sì l’abito ma anche (e forse soprattutto) il servizio.
Grazie per aver letto questo articolo,
spero ti sia stato utile!
Se vuoi approfondire come posso aiutarti,
puoi prenotare una consulenza conoscitiva gratuita con me
scrivendomi sui social, su whatsapp o per mail.
Trovi tutti i miei contatti qui.
A presto,
Caterina