Hai presente che ogni volta che si parla di fiori ti dico che non bisogna mai lanciare il proprio bouquet ma quello da lancio?
Ecco, ora ti spiego perché.
Il bouquet, così come tutti gli addobbi floreali del tuo matrimonio, ha un costo economico non indifferente, ed ovviamente una natura intrinsecamente deperibile.
Per questo, soprattutto in questi tempi in cui l’attenzione allo spreco è alta, si cerca di dare nuova vita a tutte le composizioni, per esempio con il flower bar, per cui dopo il ricevimento il/la flower designer adibisce una postazione in cui regala ai tuoi ospiti piccole composizioni realizzate da quelle del matrimonio.
E per lo stesso motivo io consiglio sempre di non lanciare o donare il proprio bouquet, ma piuttosto di farne confezionare uno più piccolo da donare alla causa della tradizione.
Che poi, come ti ho raccontato in questo articolo, di strategie alternative al classico lancio del bouquet ce ne sono davvero tante e per tutti i gusti, nel caso anche a te il classico lancio nel mucchio di donne single al matrimonio non faccia impazzire.
In ogni caso, che cosa si può fare con il tuo vero bouquet, quello ufficiale che magari ti è stato regalato dalla famiglia del tuo sposo o dallo sposo stesso (sempre volendo seguire la tradizione)?
Partiamo dal presupposto che conservare il bouquet attraverso il tempo non è facile: bisogna avere subito le idee chiare su che cosa si vuole fare, perché facilmente marcisce, o se secca nella maniera sbagliata diventa poi difficile recuperarlo.
Ma veniamo al dunque: come dare una nuova vita al tuo bouquet?
Il modo più semplice e ovvio è l’essiccazione: prendi il tuo bouquet, coprilo con un sacchetto di carta, tipo quello del pane, e legalo a testa in giù in un luogo secco e buio, e aspetta una quindicina di giorni. Una volta ben seccato, spruzzagli della lacca e fanne ciò che desideri, sempre prestando attenzione, perché ovviamente i fiori secchi sono particolarmente delicati.
E questo è un metodo che conosciamo dalla notte dei tempi: ma cosa si può fare di più duraturo e originale?
Sempre partendo da questo metodo classico di essiccazione, si può poi passare alla conservazione in resina.
Esistono infatti delle resine apposta che non ingialliscono e con cui puoi conservare il tuo bouquet o parti di esso in diversissimi modi.
Il primo è quello di creare attraverso degli stampi di misura medio grande dei veri e propri soprammobili. I fiori, composti come più preferisci e magari proprio con la stessa composizione del tuo bouquet, appariranno un po’ come in un acquario, perfetti e bellissimi per sempre.
Tra l’altro, se apprezzi di più l’effetto shabby puoi seguire il metodo classico di essiccazione, se invece preferisci che i colori restino il più vividi possibile, prima di essiccarli puoi delicatamente spennellarli con della colla vinilica, così che tutto resti fermo nel tempo, sempre bellissimo e perfetto (oppure rivolgerti a un professionista).
Sempre con la tecnica della conservazione in resina, puoi conservare singoli fiori e trasformarli in gioielli assolutamente unici nel loro genere.
In questo caso puoi scegliere se essiccare i fiori con la tecnica base o con la pressatura. In entrambi i casi, io mi affiderei comunque a un professionista per la colata di resina e la creazione del gioiello, che potrebbe essere un ciondolo, una collana, degli orecchi o qualsiasi altra cosa che potrebbe venirti in mente.
E magari potresti pensare di regalare un ciondolo così composto ad ognuna delle tue damigelle o a tua mamma, a tua suocera o a chi più ti sta a cuore.
Un’altra tecnica per conservare il bouquet che mi piace tantissimo è quello della campana di vetro.
Puoi decidere tu se con il bouquet essiccato come ti ho spiegato all’inizio, o addirittura se vuoi farlo stabilizzare dal/la fiorista.
In ogni caso una volta essiccato, potrai, a seconda del tuo gusto e della dimensione del bouquet, scomporlo o mantenerlo tale e quale e poi andarlo a posizionare all’interno di una campana di vetro (presente la rosa della Bella e la Bestia? Ecco, una cosa del genere ma senza maledizioni).
Ricaverai così un oggetto di sicuro effetto scenografico, conservando tra l’altro perfettamente il ricordo del tuo bouquet.
Poi c’è forse il metodo più classico, ma di sicuro effetto e sempre di gran classe: il quadretto, semplice e assolutamente perfetto come decorazione ricordo per la vostra nuova vita insieme.
Bisognerà scomporre il bouquet: preleva tutti i fiori o solo quelli che preferisci e, un po’ come si faceva da bambine, riponi i fiori tra le pagine di un libro, o in una vera e propria pressa per fiori (tecnica della pressatura).
Lascia che il peso faccia il proprio lavoro per un paio di settimane.
Una volta fatto preleva i fiori e comincia a divertirti a creare la tua nuova composizione in cornice: puoi decidere di lasciare solo i fiori, e magari, in alternativa al fondo bianco o trasparente della cornice, metterci un fondo di velluto, così che risaltino al meglio. Oppure puoi optare per una cornice sufficientemente grande da inserirci la tua foto più bella del matrimonio e i fiori insieme.
Sempre a seguito della pressatura dei fiori, puoi anche creare delle lanterne di carta decorate.
Ti basterà della cartapesta, della colla vinilica e un palloncino, e poi ovviamente i tuoi fiori pressati, da comporre come preferisci. Una volta creata la tua opera unica e irripetibile, potrai metterci all’interno delle lucette a led, e ricavare così delle lanterne a luce soffusa, perfette per la camera da letto, o come centrotavala.
Infine, anche se di idee potremmo trovarne a profusione, un’altro modo che mi piace molto è quello di utilizzare i fiori pressati per decorare il vostro album di nozze.
Certo, non è una cosa che si può richiedere al fotografo, né che tanto meno si può fare con un modernissimo fotolibro, ma se hai in progetto di far stampare le foto più belle del tuo matrimonio e comporle in un album, per così dire, analogico stile anni ‘90, puoi incorniciare le fotografie con i tuoi fiori pressati, sbizzarrendoti con la creatività.
Cristallizzerai così i tuoi ricordi, proteggendo quella semplice e assoluta felicità dallo scorrere inesorabile del tempo e dalle sue trasformazioni.
Grazie per aver letto questo articolo,
spero ti sia stato utile!
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A presto,
Caterina