Quando si parla di giochi ai matrimoni le opinioni sono sempre un po’ discordanti, ma va detto che è una di quelle cose che sì, andrebbe discussa prima con gli sposi, ma l’iniziativa parte sempre dagli amici.
E allora eccomi per una volta a non rivolgermi esclusivamente agli sposi, ma anche a te che sei la sua migliore amica e stai valutando che cosa fare.
L’addio al nubilato è andato alla grande e sei super orgogliosa di come lo avete gestito e soprattutto di come lo hai organizzato, tra giochi, penitenze e divertimenti vari, ma ora, attenzione bene, il grande giorno è in arrivo e stanno cominciando a chiedere proprio a te se possono fare questo o quel gioco al matrimonio della tua migliore amica, e tu non hai idea di che cosa dire.
La questione è sicuramente spinosa, perché da una parte aggiungere divertimenti e battute al grande evento fa parte della goliardia del momento, e visto che sono gli sposi i diretti interessati ci sta anche che tutto sia una sorpresa per loro, tanto più che sono mesi che sono presi dall’organizzare ogni più piccolo dettaglio del loro matrimonio e la stanchezza si fa decisamente sentire.
D’altra parte però dare vita a questi momenti richiede un’organizzazione precisa, che non sballi il lavoro di tutti i professionisti all’opera che stanno alle direttive degli sposi stessi o wedding planner.
Inoltre, c’è sempre anche un’altra questione da valutare, meno organizzativa ma più emotiva: come prenderanno gli sposi i giochi al loro matrimonio?
Non tutti hanno lo stesso sense of humor, e non tutti amano essere messi al centro dell’attenzione, e magari mentre la sposa lo apprezza, suo marito è più timido e si sentirebbe a disagio.
Quindi cosa fare? Cosa organizzare e come?
Prima di tutto bisogna valutare la disponibilità degli sposi: sarebbero felici di essere messi alla berlina? Perché è fondamentale che, data comunque la delicatezza della situazione, gli sposi stiano al gioco e abbiano voglia di divertirsi e di essere messi ancora più al centro dell’attenzione.
Dopotutto organizzare giochi ai matrimoni non è obbligatorio, è un’aggiunta che in quanto tale deve essere solo piacevole.
Se la risposta a questa prima domanda però è sì, passiamo alla questione seguente: come organizzare i giochi ai matrimoni?
La cosa più semplice sarebbe informare la wedding planner dei vostri piani così che possa inserirli all’interno del timing dell’evento e condividerli con tutti i professionisti all’opera.
Perché è così importante che la wedding planner sia informata dei giochi che si svolgeranno durante il matrimonio?
Perché tutto l’evento segue un timing dettagliato, che permette ai professionisti di dare il massimo della propria prestazione e agli sposi di rilassarsi con la certezza che tutto l’evento proceda senza intoppi. Se invece cominciano ad accavallarsi i ritardi si rischiano di creare situazioni davvero poco piacevoli.
Per esempio: i commensali si ritrovano a mangiare i loro piatti freddi, oppure di arrivare affamati o annoiati al momento di addentare la prima pietanza; o ancora, se la location ha dei limiti di orario, per esempio spegnere la musica all’una di notte, si rischia di lasciare davvero troppo poco tempo alla festa e ai balli, prolungando il momento della cena che di per sé è già molto lungo.
Un catering pre-allertato dalla wedding planner, a cui sono stati comunicati quei determinati intermezzi ludici, è un catering preparato su quando servire o sbarazzare i tavoli, o eventualmente quando rallentare, assicurandosi sempre di fare arrivare i piatti caldi al tavolo. Oltre al fatto che alcuni catering aggiungono al conto le eventuali ore extra dovute a ritardi fuori dalla propria responsabilità, come appunto i giochi o i ritardi degli sposi o invitati.
Lo stesso può valere per i fotografi: soprattutto per l’impostazione reportagistica, che punta quindi a scatti spontanei, è fondamentale che i fotografi siano preparati sul timing, sui momenti che si devono preoccupare di cristallizzare, e questo è possibile solo se avviene una buona comunicazione con la wedding planner.
Questo significa eliminare completamente il fattore spontaneità dall’equazione?
No, perché ovviamente è necessario organizzare e pianificare solo i giochi più strutturati, le situazioni che si creano spontaneamente non hanno bisogno di pianificazione, ma solo di essere vissute con entusiasmo e allegria.
Ma quando è più appropriato organizzare i giochi ai matrimoni?
Inevitabilmente ogni matrimonio, così come ogni evento, subisce delle fluttuazioni di tempistiche e tensioni lungo tutta la sua durata.
Si comincia sempre con la cerimonia che è il momento in cui la tensione raggiunge i livelli più alti e le emozioni sono alle stelle. Questo, che sia un matrimonio religioso, civile o simbolico è il momento dedicato alla serietà e alle emozioni. Oltre al celebrante e agli sposi, saranno i testimoni a prendere la parola se lo vorranno con letture o discorsi che, declinati sempre sulla personalità di ciascuno, saranno intime e di forte trasporto emotivo.
Prima di intervenire con i giochi quindi è giusto che questa tensione si sciolga lentamente, oltre al fatto che di solito dopo la cerimonia gli sposi si assentano per dedicarsi alle fotografie di coppia (anche questo un ottimo momento per sciogliere quella tensione e per permettere agli sposi di decomprimere e parlare di ciò che è appena accaduto).
Quando torneranno dai loro invitati avranno modo sia di godere dell’aperitivo (di cui probabilmente a questo punto avranno bisogno) sia di godersi finalmente la presenza dei propri ospiti, quindi sconsiglierei di assalirli subito con attività da fare.
In questo lasso di tempo i giochi più indicati possono essere proprio quelli facenti parte dell’organizzazione: gli sposi con la loro wedding planner potrebbero aver pensato ai giochi circensi, con sputafuoco, acrobati o cartomanti, oppure a giochi gonfiabili per grandi e piccini, o ancora tiri al bersaglio o a qualsiasi altra iniziativa possa venirti in mente.
Ecco, questi sono spesso passatempi dedicati agli invitati perché trascorrano questo tempo di attesa tra la cerimonia e la cena nella maniera più divertente possibile.
Se però l’aperitivo dura molto, si potrebbe pensare di fare il primo gioco verso la fine di questo momento, se invece il catering è pronto per iniziare la cena è meglio inserire l’attività in qualche momento seguente.
Per esempio, se si tratta di giochi più statici, come il gioco della scarpa, la wedding planner potrebbe consigliare di organizzarlo tra i primi e i secondi, così da alleggerire il momento della cena che di solito è sempre il più lungo e, nel caso ci fossero anche dei discorsi, ci si dovrebbe organizzare in modo che la combinazione di giochi e discorsi risulti armonica e intrattenente, senza annoiare e dilatare troppo questa fase.
Ovviamente i momenti possono variare a seconda di come gli sposi hanno pianificato il menù, ma indicativamente la regola aurea è di inserire i giochi più statici tra una portata e l’altra.
Aggiungerei poi una nota sulla questione giochi in generale e durante la cena a maggior ragione: oltre alla fondamentale pianificazione collaborativa con la wedding planner, bisogna anche considerare il numero di giochi a cui sottoporre gli sposi, due o tre al massimo (volendo proprio esagerare a mio personale avviso).
Questo perché accavallare troppi momenti ludici, e soprattutto nell’arco della cena, significa dilatare veramente troppo il tempo, rischiando di affamare gli invitati meno attivi, di innervosirli, o di annoiare creando situazioni “esclusive” in cui una manciata di amici si diverte della propria complicità, ignorando le esigenze di tutti gli altri.
Oltre al fatto che senza la giusta organizzazione, si blocca anche il servizio del catering, creando un problema sia ai professionisti in gioco, sia, e ancora una volta, agli invitati che, già innervositi per la noia e per la fame, si ritrovano ad assaggiare piatti freddi, duri e non certo come gli sposi se li erano immaginati.
Ma per i giochi più movimentati, come quello delle sedie, o della scarpetta di Cenerentola? Per questi si deve aspettare il momento della festa, cioè da dopo il taglio della torta in avanti, momento in cui, va detto, tutto è concesso e spesso anche la più ferrea delle organizzazioni perde la briglia.
Quali sono i giochi più divertenti da organizzare al matrimonio della tua migliore amica?
Ci sono i grandi classici che ho già menzionato, come il gioco della scarpa, molto indicato per le coppie che vivono già insieme, in cui, una volta posti schiena contro schiena e con la scarpa dell’altro in mano, gli si chiede chi fa cosa nella loro quotidianità, come per esempio “chi lava i piatti?” o “chi cucina?”, etc etc etc. Poi c’è il canonico quiz l’uno sull’altra per vedere quanto la coppia si conosca, con domande che spaziano dalla data del compleanno al gusto preferito di gelato.
Ma ci sono anche giochi in cui gli sposi non sono i protagonisti esclusivi, come appunto il sopramenzionato gioco delle sedie: esattamente quello che facevamo da bambini, per cui quando la musica finiva ognuno doveva sedersi su una sedia, e chi rimaneva senza era fuori dal gioco (personalmente non ho mai amato questo gioco).
Oppure, se si tratta di un matrimonio con molti single, il ballo della scarpetta di Cenerentola potrebbe essere un’idea stimolante (o tragica – dipende sempre da come la si prende): ciascuno perde la propria scarpetta all’interno di un cesto e deve ballare con chiunque l’abbia trovata.
Di giochi per i matrimoni a dirla tutta ce ne sono un’infinità, e molti li inventano gli amici stessi sul momento: il rischio è sempre quello di trasformare involontariamente una situazione serena in una molto cringe, quindi vanno sempre valutati con attenzione, considerando le personalità di sposi, invitati e l’atmosfera di tutto l’evento.
Grazie per aver letto questo articolo,
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Caterina