La questione lista nozze e codice iban rischia sempre di mettere in crisi le coppie che devono compilare le proprie partecipazioni.
Ma esiste una risposta giusta o una sbagliata riguardo a questo benedetto codice iban?
C’era una volta, tanto tempo fa, nei meravigliosi anni ‘70, ‘80 e ‘90, un’usanza che metteva tutti d’accordo e nessuno si faceva alcun problema ad inserirla nelle proprie partecipazioni: la lista nozze.
Sì, perché in quell’epoca d’oro dell’economia mondiale, le coppie di solito andavano a convivere solo dopo la celebrazione del matrimonio, e ciò significava che non avevano niente: non avevano la lavatrice, né un servizio di piatti, né il frigorifero o il divano, etc etc… Di solito avevano, in un qualche modo, la casa, una meravigliosa casa dagli spazi ampi tutti da riempire.
A quel tempo dunque inserire nella propria partecipazione l’indirizzo del negozio di riferimento per fare i regali di matrimonio non sembrava per nulla sconveniente.
Poi cosa è successo?
Questo dovremmo probabilmente chiederlo a qualche sociologo o antropologo che si rispetti, ma tra emancipazione femminile, crisi economica, disoccupazione e stage mal pagati, chissà come siamo finiti a considerare il matrimonio non come una tappa obbligata e fondamentale della nostra esistenza, ma come un’importante scelta da compiere in totale libertà.
Il ché significa, come ben sappiamo, che molti di noi vanno a convivere molto prima del matrimonio, mettono su casa, arredano, etc, magari decidendo di sposarsi solo molto più avanti rispetto all’inizio della convivenza, non avendo quindi più bisogno di alcunché per la casa, ma magari di un aiutino economico sì, come tutti d’altra parte.
A volte quell’aiuto serve per togliersi qualche sfizio, come il viaggio di nozze, altre volte per fornire un cuscinetto dopo le ingenti spese matrimoniali, o anche solo per dare una base di risparmi sulla quale costruire la sicurezza economica del nuovo nucleo familiare.
Insomma a chi si sposa adesso non servono piatti o cornici in argento, servono i soldi, che detto così farebbe impallidire chiunque.
Però ecco il punto: se si inserisce una lista nozze in cui si segnano piatti, suppellettili ed elettrodomestici si è eleganti, se si inserisce l’iban si è volgari.
Come si esce da questa impasse?
Prima di tutto ti voglio tranquillizzare dicendoti che siamo nel 2024, ed inserire il codice iban in partecipazione non sconvolge più nessuno, anzi rende la vita ai tuoi invitati decisamente più semplice.
Sì, perché pensaci: ognuno donerà quanto desidera e nei tempi che più gli faranno comodo (organizzandosi liberamente tra spese e stipendio), in più non li costringerai all’imbarazzo di doverti chiedere cosa regalarti o il suddetto iban (doverlo chiedere e molto più sgradevole che trovarselo lì a disposizione, non credi?).
Poi ti aggiungo che gli invitati che desidereranno davvero (e non solo a parole) farti un regalo fisico, lo faranno: troveranno il modo di aggiungere il loro pensiero fisico, come un quadro o un servizio di piatti artigianali, o qualcosa che sanno che vi serve come coppia.
Quindi, bando alle ipocrisie e sdoganiamo il fatto che il codice iban sia molto pratico, utile e privo di alcuna volgarità.
Una volta dopotutto era assolutamente normale la consegna di buste di soldi come dono di nozze durante il ricevimento, e sinceramente io non vedo alcuna differenza tra quella busta e il bonifico, che ne rappresenta, potremmo dire, proprio l’equivalente moderno.
Una volta sdoganato questo tabù, come possiamo inserire l’iban in partecipazione senza risultare volgari?
Ecco, questa è effettivamente una questione da valutare, perché chiedere regali, a prescindere dal contesto, pare sempre una mancanza di eleganza.
Le opzioni sono fondamentalmente due (a questo link ti racconto meglio i vari tipi di partecipazioni tra cui scegliere):
1- inserire il codice iban in un foglietto separato nella busta della tua partecipazione cartacea;
2- inserire il codice iban nella sezione dedicata del tuo wedding site.
Entrambe assolutamente valide e funzionali: non esistono motivi oggettivi per preferire l’una o l’altra, sta solo alla tua sensibilità.
Tutto sta poi a come si fa la richiesta.
Esistono formule di cortesia tra cui poter scegliere, in cui si dà agli invitati la possibilità di contribuire al proprio sogno, qualunque esso sia.
Certo che pare sempre una buona soluzione far visualizzare agli invitati in un qualche modo il regalo che vi faranno: può essere per esempio il viaggio di nozze in generale, ma anche una specifica tappa o esperienza del viaggio.
Oppure gli si può far visualizzare un tipo di contributo ancora più concreto, come un’automobile, un camper, un desiderio di qualsivoglia tipo per la vostra nuova famiglia, per la vostra nuova vita insieme, quello sfizio che avete sempre voluto togliervi ma che non avete mai potuto.
Insomma, un obiettivo da scegliere in totale libertà per il quale i vostri ospiti sono invitati a contribuire.
Tutto questo però solo se incontra i modi della tua personalità, perché, come avrai ben capito, io non sono qui per avallare inutili ipocrisie su questo argomento.
La cortesia e la gentilezza sono fattori fondamentali di tutta la buona educazione, per questo ritengo fondamentale elaborare bene la dicitura dopo la quale si inserisce il codice iban, questo sì.
Ciò però non significa doversi inventare modi strampalati per camuffare l’iban stesso, perché, come ho già detto, non vi è nulla di male, semplicemente si tratta di una nuova abitudine, diversa dalle precedenti, ma non per questo peggiore o migliore, semplicemente coerente con il tipo di società in cui viviamo.
Per esempio, e questa è una storia vera, durante la Seconda Guerra Mondiale era ritenuto un regalo di matrimonio prezioso portare un vaso con all’interno caffè e sale: c’è qualcuno oggi che lo riterrebbe volgare o altrettanto prezioso come nel 1940?
La verità è che la società cambia, e così cambiano gli usi esattamente come cambia il modo in cui celebriamo i matrimoni e tutto ciò che vi ruota intorno, come appunto i regali di nozze.
E tu cosa ne pensi di inserire il codice iban nelle partecipazioni di nozze?
Grazie per aver letto questo articolo,
spero ti sia stato utile!
Se vuoi approfondire come posso aiutarti,
puoi prenotare una consulenza conoscitiva gratuita con me
scrivendomi sui social, su whatsapp o per mail.
Trovi tutti i miei contatti qui.
A presto,
Caterina