Ebbene sì, prima di chiamare una wedding planner qualcosina bisogna saperla: certo non è necessario sapere tutto tutto ciò che si desidera, anzi, io non mi aspetto idee chiare durante la nostra prima consulenza conoscitiva, però qualche risposta sì.
Ho deciso di scrivere questo articolo infatti perché spesso mi sono trovata a fare la prima chiacchierata conoscitiva con dei potenziali clienti, che però non sapevano rispondere a nessuna delle mie domande e io in certe situazioni faccio poi inevitabilmente fatica a inquadrare quali sono le esigenze, le necessità e i desideri di chi ho davanti.
Cose che ovviamente devo sapere prima di tutto per capire se sono o meno la wedding planner adatta alla situazione, e in secondo luogo come posso effettivamente applicare le mie competenze per organizzare quel determinato matrimonio.
Cerchiamo di andare con ordine e di chiarire qualche punto.
Non tutte le wedding planner vanno bene indistintamente per ogni coppia di sposi: bisogna che si crei una certa sintonia perché poi si riesca a lavorare bene e con serenità.
Io da parte mia organizzo matrimoni che sono particolari, sono diversi per chi si sente diverso e non rappresentato dalla grande offerta del mercato matrimoniale, ciò significa che mi sono andata a ritagliare una nicchia che non fa per tutti ed è giusto che sia così, per questo è importante che mi conosciate e che io conosca voi prima di prendere una qualunque decisione.
Oltre però alle questioni più personali e soggettive, nel momento in cui organizziamo la nostra chiacchierata conoscitiva, è fondamentale che tu e il tuo futuro sposo abbiate almeno qualche idea chiara per capire se posso o meno lavorare per voi e come posso farlo.
Per esempio, tra le cose che bisogna capire prima di chiamare me, o una qualsiasi altra wedding planner, c’è la questione del rito cattolico in chiesa, rito civile in comune o rito simbolico.
Si tratta di una questione che influenza profondamente la logistica e l’organizzazione di tutto il matrimonio, oltre che lo stile.
Infatti un matrimonio in chiesa prevede sicuramente uno stile più formale, e poi anche uno spostamento tra la chiesa e la location, che non deve disporre necessariamente di una zona per il rito.
Il rito civile è di per sé meno formale, ma se svolto in comune va considerato che nella sala vi sia lo spazio per gli invitati, e ovviamente anche in questo caso lo spostamento.
Il rito simbolico o civile in location invece semplifica un po’ tutta la logistica escludendo gli spostamenti vari ed eventuali, ma implica la ricerca di una location che permetta di svolgere il rito con valore civile o il rito simbolico.
Un’altra cosa che bisogna sapere è indicativamente quando ci si vuole sposare.
Se si ha una data in mente meglio, ma nel caso tu voglia tenerti aperta a diverse possibilità proprio per ingaggiare la wedding planner che vuoi o la location che desideri, è necessario sapere almeno il mese in cui vuoi sposarti.
Così intanto si capisce se si tratta di un matrimonio estivo, invernale, autunnale o primaverile, con le diverse necessità.
Tanto per dire, un matrimonio che si svolge tra fine ottobre e fine marzo sarà sicuramente un matrimonio al chiuso, e quindi le location che si andranno a selezionare non dovranno necessariamente disporre di più zone all’aperto.
E ovviamente la stagione si ripercuoterà anche sullo stile di tutto il matrimonio, a partire dagli allestimenti fino agli abiti.
Un’altra domanda per cui avrò bisogno di ottenere risposta è ovviamente il dove, e non nel senso “in quale location”, perché la location la possiamo selezionare insieme, e, anzi, fa parte del mio lavoro ricercare la location più adatta alle tue esigenze.
Dovrà piuttosto essere chiaro in quale parte di Italia (o non) intendete sposarvi.
Come sai infatti io organizzo matrimoni in tutta Italia e volendo organizzo anche gli elopement all’estero (ricordi? Qui ti ho raccontato l’elopement di Serena e Andrea in Scozia, e qui quello di Marte e Vittorio in Irlanda).
Ovviamente però c’è differenza tra un elopement, un destination wedding o un matrimonio in una qualsiasi zona d’Italia: prima di tutto perché potrebbe implicare delle trasferte per me, e poi perché a seconda della zona spesso cambiano i costi dei fornitori e soprattutto i tempi di organizzazione: per trovare per esempio una chiesa disponibile a Roma o una location a Milano nell’alta stagione i tempi si dilatano e i costi anche.
E a proposito di costi non sarebbe male se, nel momento in cui chiami la wedding planner che hai selezionato, sapessi anche più o meno quanto puoi/vuoi spendere per il tuo matrimonio, anche se so perfettamente che quando non si ha a che fare con questo mondo si brancola un po’ nel buio.
Per questo infatti ho scritto un articolo dedicato al budget di un matrimonio, lo trovi qui!
Per comprendere i costi però è fondamentale anche un’altra informazioni: quanti invitati prevedi?
Ecco, questa è una risposta che è facile e difficile al tempo stesso, ma nel momento della nostra chiacchierata conoscitiva non ho bisogno di numeri precisi, ma solo indicativi.
Si tratta di un matrimonio con pochi invitati? O forse siete sul centinaio? Superate le 200 persone? Capisci che tutto cambia in relazione a questo dato, a partire proprio dalla ricerca della location, oltre che del budget ovviamente.
Poi si sa, il numero degli invitati continuerà ad oscillare fino al giorno prima del tuo matrimonio, e a volte fino al giorno stesso, ma di questo non devi preoccuparti perché a quel punto sarà una mia preoccupazione fare in modo che tutto quadri e che non ci siano buchi nella organizzazione del tuo matrimonio.
Tutte le altre informazioni sono ovviamente utili ma non fondamentali.
Se sai già in quale luogo vuoi sposarti andremo insieme a fare un sopralluogo e ci accerteremo che rispetti tutte le tue necessità e che sia disponibile per la data o periodo designato.
Se non hai in mente lo stile o l’ispirazione che vuoi che distingua il tuo matrimonio, non preoccuparti, quello verrà da sé, o meglio lo faremo venire fuori insieme, dopotutto io sono sia wedding planner che wedding designer, ed è proprio questa seconda parte quella che mi diverte di più.
Proprio per capire questo di solito alla prima consulenza vi chiedo quali passioni avete, sia in comune che individuali, e se possono essere una fonte di ispirazione per il vostro matrimonio, così come vi chiedo anche come ve lo immaginate o cosa proprio non desiderate, etc etc…
Insomma, con questa manciata di informazioni iniziali, potrò facilmente capire quali sono le fondamenta su cui costruire e progettare il tuo matrimonio perché venga anche meglio di ciò che desideri e ti aspetti.
A questo punto, foglietto alla mano, sei pronta per scrivermi e fissare una consulenza gratuita con me: ti aspetto!
Grazie per aver letto questo articolo,
spero ti sia stato utile!
Se vuoi approfondire come posso aiutarti,
puoi prenotare una consulenza conoscitiva gratuita con me
scrivendomi sui social, su whatsapp o per mail.
Trovi tutti i miei contatti qui.
A presto,
Caterina