Nel limbo tra un rito creato da me appositamente per Marta e Vittorio e qualcosa di antico e ancestrale che racconta di origini e radici, si trova il rito della Terra.
Si tratta di un rito che davvero ho composto ispirandomi ad altri riti di matrice più canonica per organizzare la cerimonia simbolica di Marta e Vittorio, per il loro elopement in Irlanda di cui ti ho parlato qui.
Tuttavia ha qualcosa di profondamente radicato nel passato, che rievoca antiche usanze e legami con i propri antenati, le proprie origini, la propria terra.
Dopo un lungo studiare quale rito fosse più adatto alla loro coppia, mi è venuto in mente di creare questo proprio perché nella loro storia il viaggio e l’allontanamento dalla propria terra veniva spesso fuori, anche con un forte senso di nostalgia e desiderio di ritorno, con sempre la consapevolezza della necessità di andare avanti.
Ecco, proprio questo è stato il nucleo da cui è partita l’idea.
Creare un rito che parlasse di origini, di radici, ma anche di futuro, ma un futuro inestricabile dal passato, perché tutto è sempre collegato, e non esiste un dopo senza un prima.
Ogni cosa, ogni sbaglio, ogni successo, ogni lacrima e ogni sorriso ci hanno condotto dove siamo, e dalla persona con cui abbiamo deciso di condividere il nostro futuro: con questo rito andiamo proprio a valorizzare tutto questo, a renderlo sacro e a conservarlo per sempre, e non solo in senso figurato.
Sì, perché il rito della terra prevede che ciascuno di voi porti in una bottiglietta la terra delle proprie origini, o del luogo in cui vi sentite sempre a casa. Una terza bottiglietta invece sarà riempita con la terra di dove si svolge il rito, o, perché no, della casa che già condividete, o di un viaggio che ha significato molto per voi, etc…
Insomma nella terza bottiglietta ci deve essere una terra tutta vostra, che rappresenta la vostra vita insieme.
Durante la celebrazione del rito queste tre terre verranno unite in una quarta bottiglia, che rappresenterà al contempo il vostro passato, che vi ha costituito per le persone che siete e il vostro presente insieme.
Inoltre, all’interno di questa, potrete inserire anche il biglietto con le vostre promesse da custodire come un prezioso tesoro, un ricordo fertile in possibilità e realizzazioni.
Questa combinazione andrà a dare qualcosa di ancora diverso, di nuovo e unico: la vostra vita da quel giorno in avanti.
Impossibile da separare dal vostro passato, ma anche impossibile da distinguere tra un tuo e un suo.
Ovviamente questo rito per simbologia e, se vogliamo, ingredienti, ricorda il rito della sabbia, ma trovo che abbia due caratteristiche che lo rendono assolutamente unico e forse anche più completo (oltre che meno gettonato).
La prima è ovviamente la scelta di aggiungere una terza bottiglia e di conseguenza una terza terra alla semplice combinazione di 1+1=2.
È una scelta che rende più completa la storia, soprattutto in un’epoca in cui la maggior parte delle coppie convive da anni e hanno già condiviso molte storie insieme prima di scegliere di sposarsi.
La seconda è la scelta dell’ingrediente principale, che non prevede assolutamente colori artificiali per rendere più bella alla vista la bottiglia finale.
A parte che la bellezza è negli occhi di chi guarda, e io posso trovare molto più bella e affascinante una bottiglia con all’interno della terra grezza piuttosto che una combinazione di sabbie rosa e blu; ma poi, come sai già se mi segui da un po’, la bellezza a mio avviso è tale solo quando è pregna di significato, solo quando vuole dirci qualcosa, solo quando ha un senso e non è fine a sé stessa.
Un pugno di terra è capace di raccontare mille storie, non è mai asettico.
La terra profuma di vita anche quando si fa secca ed arida e aspetta trepidante la pioggia.
E proprio per questo mi sembra che sia uno dei modi migliori per raccontare due vite che si uniscono e scelgono di dare origine ad altre storie e ad altre vite, affrontando insieme tutto ciò che il futuro ha in serbo per loro, attraverso la siccità e l’abbondanza.
Infine il rito della terra mi permette di dimostrarti con chiarezza pratica che quando si tratta di riti simbolici non c’è niente di canonizzato, ed è proprio questo il bello: insieme abbiamo la libertà di dare spazio alla vostra personalità.
Possiamo quindi sia attenerci ai riti simbolici più conosciuti, molti dei quali ho raccolto in un’agile guida che se deciderai di collaborare con me ti fornirò, sia crearne uno insieme, avvalendoci sia delle mie conoscenze ed esperienze nel campo sia della tua e vostra sensibilità e ovviamente della vostra storia.
Insieme possiamo liberare la fantasia per raccontare davvero attraverso ogni singolo dettaglio ciò che siete insieme.
Grazie per aver letto questo articolo,
spero ti sia stato utile!
Se vuoi approfondire come posso aiutarti,
puoi prenotare una consulenza conoscitiva gratuita con me
scrivendomi sui social, su whatsapp o per mail.
Trovi tutti i miei contatti qui.
A presto,
Caterina