Spesso e volentieri si cade nell’errore di pensare che gli abiti da sposo non diano soddisfazione, che siano più semplici e in un qualche modo trascurabili: SBAGLIATO! Anzi, sbagliatissimo!
L’abito da uomo dà forse un po’ meno nell’occhio, si camuffa nella normalità, perché voglio dire, nessuno sposo si offenderà mai se un suo invitato indossa il proprio abito da matrimonio, a meno di eccessive stravaganze, ma questo non significa né che sia più semplice, né più trascurabile, al massimo più versatile, il ché lo rende un investimento forse anche più utile di un abito da sposa, e per questo è necessario valutarlo ancora più attentamente.
Il fatto è che la maggior parte dei miei sposi non vuole quasi mai il classico completo da matrimonio, in stile principe azzurro, con la giacca senza revers, il colletto alla coreana, in tinta unita nei classici colori blu, nero, grigio perla, o damascato.
Questo è il prodotto che tendenzialmente si trova in atelier sposo, e che sempre più di rado incontra i gusti di una generazione più giovane e meno formale.
Ormai il trend che va per la maggiore è il completo cosiddetto tre pezzi: pantalone, giacca e gilet, con ovviamente la camicia, la cravatta o il papillon e diversi tipi di altri accessori che si possono abbinare, ma andiamo con ordine.
Il tre pezzi è sicuramente il più versatile tra i completi, un po’ meno formale, che può essere facilmente riutilizzato, sia spezzandolo per le occasioni più informali, sia mantenendolo insieme quando la situazione lo richiede.
Nella vita, va detto, che uno o due completi nell’armadio di un uomo ci dovrebbero sempre essere.
Ma se in atelier si trovano solo gli abiti più formali, dove puoi trovare un abito da uomo tre pezzi?
Grazie per aver letto questo articolo,
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Caterina