Quando ho iniziato a progettare il mio brand, trovare l’idea giusta è stato davvero difficile!
Praticamente ho dovuto farmi un’auto-psicanalisi per capire chi ero, i miei valori, i miei obiettivi, a chi volevo parlare e chi volevo raggiungere.
Come avrai capito, sono un’amante dei pipponi mentali ?
Nel senso che mi piacciono moltissimo i dettagli che rimandano ad un significato profondo,
che possa spiegare meglio la personalità di chi ha creato il brand e il suo scopo,
quello che vuole trasmettere col suo lavoro.
Ho cercato, ricercato e ipercercato per mesi e mesi, fatto un milione di prove, in due milioni di colori e forme.
Questo è in verità il mio approccio a qualsiasi cosa: ogni volta che devo creare o personalizzare qualcosa, scegliere un nome o un simbolo, non riesco mai ad accontentarmi di qualcosa di già fatto, semplicemente bello esteticamente.
Me lo voglio creare io, se è un progetto a cui tengo, perché voglio che il bello abbia anche significato, e voglio che sia quello giusto.
Il bello non basta!
E infatti su questo concetto si basa il mio metodo di lavoro, il Metodo RSI (te ne parlo in questo video, e in questo articolo qui sul Journal).
Per quanto riguarda il nome, un po’ come ti avevo già anticipato nell’articolo della settimana scorsa (puoi leggerlo qui), volevo creare qualcosa di diverso, di nuovo, una soluzione per tutte le spose che cercano qualcosa di nicchia, di insolito, che rispecchi la loro personalità inusuale.
The Other Wedding nasce per dimostrare che c’è un altro modo di pensare al matrimonio,
per le spose che amano tutto quello che è “altro”, “diverso”, “alternativo”, e sempre ricercato, dettagliato e di nicchia.
Una volta trovato il nome giusto, dovevo trovare un simbolo che rispecchiasse l’idea.
E anche lì, 4278 prove, schizzi, disegni.
Alla fine, come succede quasi sempre…mi sono resa conto che il simbolo giusto lo avevo già scelto.
Il nodo di Tyrone
Si tratta di un nodo celtico che raffigura il triquetra (una specie di trifoglio a tre punte), che simboleggia la Madre Terra o la Triplice Dea.
Si presenta però come duplice, date le due linee che corrono parallele, che si intrecciano ma non si intersecano mai, come le vite di due amanti, tra loro legate: corrono parallele durante la loro vita insieme, ma sono definite nella loro personalità ed individualità, promuovendo amore, fedeltà, lealtà e coraggio.
Ogni triquetra rappresenta anche le forze della Natura: terra, aria e acqua.
Con l’arrivo del Cristianesimo in Irlanda però, il suo significato cambierà, collegando le tre punte alla Santissima Trinità.
La cultura celtica mi affascina molto da sempre, sia per il suo stretto e significativo legame con la Natura, sia perché mi trasmette un senso di libertà, di accettazione di sé e di rispetto per tutte le creature viventi.
Insomma, come ti ho anticipato, questo simbolo l’avevo già scelto!
Sì, perché Tyrone è il nome che ho deciso di dare al mio siberian husky.
Le due linee che corrono parallele sono la mia vita e la sua, e forse ora penserai che ho un po’ esagerato…ma il legame che ho con lui è simbiotico, davvero importante.
Ho deciso di prenderlo in un momento un po’ buio, e quella piccola palla di pelo con la testa dura mi ha messa tanto alla prova quanto mi ha dato supporto, coraggio e amore incondizionato come nessuno ha mai fatto.
Con lui, e grazie a lui, ho superato tanti brutti momenti e tantissime mie paure, e lui ha fatto lo stesso con me.
Probabilmente penserai che sono un po’ matta, ma chi ha provato questo tipo di legame sa bene di cosa parlo…finché non si prova è davvero inimmaginabile.
Per cui ecco, il nodo di Tyrone penso sia un simbolo perfetto per comunicare il mio progetto e i valori che lo muovono.
La libertà, il rispetto, l’amore per la Natura, per la Storia e per l’Arte di una coppia di sposi, le cui vite corrono parallele intrecciandosi ma rimanendo definite nelle loro personalità, e che passando la vita insieme dimostrano amore, lealtà, fedeltà e coraggio.