La Valle d’Aosta è un vero paradiso per gli amanti della montagna, ed è in grado di offrire una varietà di paesaggi meravigliosi e davvero suggestivi se desideri sposarti in questa particolare regione.
Iniziamo qui il nostro viaggio attraverso l’Italia allora, e andiamo a conoscere le principali tradizioni legate al matrimonio in questa terra di confine tra l’Italia, la Francia e la Svizzera.
Secondo le usanze dei Walser (comunità alpina di origine germanica, stabilitasi attorno al Massiccio del Monte Rosa), il giorno del matrimonio la coppia si recava prima in municipio e poi in parrocchia per lo scambio delle promesse che avveniva sempre al sabato pomeriggio.
Alla vigilia delle nozze e solo verso sera, allo sposo era concesso di fare una breve visita alla sposa, accompagnato da un parente o da un amico, perché se fosse stato solo, secondo un’antica superstizione, lo spirito maligno avrebbe potuto tentarlo.
All’alba seguente ospiti ed amici facevano esplodere i mortaretti per svegliare lo sposo,
e ricordargli che quella mattina si sarebbe sposato!
e ricordargli che quella mattina si sarebbe sposato!
La prima colazione si consumava in casa della sposa, ed era tradizione che questa regalasse una pagnotta di pane ornata da un fiore alla ragazza che si sarebbe sposata dopo di lei.
Il corteo era formato da bambini con mazzi di fiori, lo sposo al braccio della mamma, la sposa al braccio del papà (in mancanza dei genitori con la madrina ed il padrino), e prima di uscire dalla chiesa, la sposa si accostava all’altare della Madonna offrendole un mazzo di fiori.
All’uscita non si gettava il riso perché era piuttosto scarso e costoso e, dopo la cerimonia,
si era soliti fare una visita al cimitero.
si era soliti fare una visita al cimitero.
È riportato, inoltre, un rito caduto in disuso: la domenica successiva alle nozze la nuora veniva accompagnata dalla suocera in chiesa al banco di famiglia, posto che la nuora da quel giorno avrebbe sempre occupato durante le funzioni.
Nella comunità Walser di Issime invece, sembra che le spese per l’organizzazione del matrimonio, per l’abito da sposa, e per la casa, fossero a carico dello sposo,
a casa di cui era anche organizzato il rinfresco.
a casa di cui era anche organizzato il rinfresco.
Sembra inoltre, che la madre della sposa non partecipasse alle nozze!
Durante le danze infine, al fratello celibe o alla sorella nubile degli sposi, veniva regalato un caprone in segno di buon auspicio e prosperità.
Alla prossima regione…!
Caterina