Come in Valle d’Aosta, anche in Piemonte troviamo la comunità Walser,
con le loro caratteristiche tradizioni.
con le loro caratteristiche tradizioni.
Ad esempio, i paesani costruivano il ciupu (steccato) per ostacolare gli sposi nel loro tragitto verso la chiesa e sbarrare loro la strada.
Altre volte erano i bambini a sbarrare la strada alla coppia, sventolando delle assi di legno a cui avevano legato tanti fazzoletti colorati.
Ogni bimbo inoltre, portava con sé un cestino, che gli sposi dovevano riempire di confetti,
un pedaggio che lo sposo doveva pagare per portare via la ragazza dal loro paese.
Ogni bimbo inoltre, portava con sé un cestino, che gli sposi dovevano riempire di confetti,
un pedaggio che lo sposo doveva pagare per portare via la ragazza dal loro paese.
Nelle Valli di Lanzo poi, si costruiva l’arco della sposa sopra l’ingresso della futura casa della coppia, adornato con fiori e nastri colorati che terminavano in un nodo,
il quale ostruiva il passaggio verso la nuova casa.
Al di là dell’arco, la suocera attendeva la coppia,
e aveva il compito di sciogliere il nodo e permettere loro l’ingresso nella nuova dimora,
con l’augurio di una vita matrimoniale feconda e serena.
il quale ostruiva il passaggio verso la nuova casa.
Al di là dell’arco, la suocera attendeva la coppia,
e aveva il compito di sciogliere il nodo e permettere loro l’ingresso nella nuova dimora,
con l’augurio di una vita matrimoniale feconda e serena.
Dei sette giorni che compongono la settimana,
le spose piemontesi dovevano stare attente a non scegliere il mercoledì per il loro matrimonio. Recita un famoso detto infatti, che “sposa mercolina, anche tra cento non ne indovina”.
le spose piemontesi dovevano stare attente a non scegliere il mercoledì per il loro matrimonio. Recita un famoso detto infatti, che “sposa mercolina, anche tra cento non ne indovina”.
Nella Barna troviamo un’usanza particolare: una delle notti precedenti il matrimonio,
gli amici degli sposi usavano tracciare due “strade”, dalle case delle famiglie dei rispettivi sposi,
fino alle case dei rispettivi ex!
Il tutto con della segatura, per “asciugare le lacrime di chi è stato respinto”.
Qualora la rottura fosse stata particolarmente dolorosa, o la relazione precedente molto importante, usavano addirittura lasciare sull’uscio dello sfortunato ex un ceppo,
ad indicare che quella persona era stata lasciata in tronco.
gli amici degli sposi usavano tracciare due “strade”, dalle case delle famiglie dei rispettivi sposi,
fino alle case dei rispettivi ex!
Il tutto con della segatura, per “asciugare le lacrime di chi è stato respinto”.
Qualora la rottura fosse stata particolarmente dolorosa, o la relazione precedente molto importante, usavano addirittura lasciare sull’uscio dello sfortunato ex un ceppo,
ad indicare che quella persona era stata lasciata in tronco.
Infine, come scherzo ai futuri sposi, vi era l’usanza di puntellare la nuova casa e,
il mattino dopo la prima notte di nozze,
lo sposo doveva togliere tutti i puntelli per evitare di venire deriso dai ragazzi del paese.
il mattino dopo la prima notte di nozze,
lo sposo doveva togliere tutti i puntelli per evitare di venire deriso dai ragazzi del paese.
Alla prossima regione!
Caterina