La Lombardia è una regione in cui persiste ancora oggi il rito ambrosiano,
ovvero un rito liturgico molto antico che ha origine nell’arcidiocesi di Milano.
Si differenzia dal rito romano (praticato nella maggior parte dell’occidente) in diversi aspetti:
Si differenzia dal rito romano (praticato nella maggior parte dell’occidente) in diversi aspetti:
• i due sposi entrano in chiesa assieme, uno accanto all’altro, per cui non è praticata l’usanza che la sposa sia accompagnata all’altare dal padre.
• Il rito della velazione, che consiste nello stendere un velo sopra la testa dei due sposi durante la preghiera di benedizione.
Questo rituale fa parte del rito ambrosiano, ma non è obbligatorio.
Questo rituale fa parte del rito ambrosiano, ma non è obbligatorio.
• Il segno della pace: nella liturgia romana si dà prima dell’eucarestia,
mentre nel rito ambrosiano lo scambio di pace avviene prima dell’offertorio,
tuttavia il significato del gesto rimane invariato in entrambi i riti.
mentre nel rito ambrosiano lo scambio di pace avviene prima dell’offertorio,
tuttavia il significato del gesto rimane invariato in entrambi i riti.
Inoltre è risaputo che la Lombardia sia sicuramente la regione italiana più all’avanguardia,
e anche nelle tradizioni matrimoniali non è da meno!
A differenza delle solite usanze che coinvolgono principalmente la sposa,
qui ne troviamo una dedicata al promesso sposo.
Durante il ricevimento infatti,
deve tagliare la sua cravatta e cercare di vendere ogni pezzetto al prezzo migliore,
passando di tavolo in tavolo.
Il ricavato servirà per portare la sua sposa in viaggio di nozze!
Insomma, lo spirito da commercianti non abbandona mai i lombardi,
neanche al giorno del loro matrimonio!
Caterina