Un titolo che già da solo fa rabbrividire: tutto quello che può andare storto al tuo matrimonio.
Al solo pensiero mi viene l’ansia, eppure forse proprio per questo ho voluto sfatare qualche mito ed esorcizzare le tante paure che si affrontano quando si organizza un matrimonio da soli.
E quindi divertiamoci ad affrontare tutto quello che può andare storto a un matrimonio e vediamo come si può incassare ogni colpo con grazia e ottenendo sempre il massimo del risultato e la festa che hai sempre desiderato.
Intanto cominciamo da una piccola e semplice verità.
Hai preparato tutto fin nei minimi dettagli. Parlato con i fornitori, pensato a un piano B in caso di pioggia, pianificato timing e allestimenti. Eppure quel giorno tu non potrai gestire tutto, perché semplicemente sarai impegnata ad essere una dei due protagonisti di tutta la festa.
Trucco, capelli, abito, famiglia e amici che ti terranno impegnata. E poi ci sarà la frase più bella di tutte che ti ripeteranno di continuo: “devi rilassarti”. E mentre ti diranno così, nel tuo cervello si alterneranno pensieri del tipo “ma avranno sistemato i cesti dei petali?”, oppure “qualcuno accenderà le candele?”, o ancora il sempreverde che assilla tutti, “pioverà?”.
Ebbene ti svelo un segreto: qualcosa va storto SEMPRE.
È normale, la perfezione non esiste, e per quanto tu non ti sia risparmiata, per la legge dei grandi numeri, quando si organizzano eventi come questo qualcosa succede, ed è proprio per questo che esiste il mio lavoro, per ottenere il risultato che desideri senza doverti preoccupare di nulla.
Ai problemi ci penso io.
I miei sposi neanche lo sanno, ma in ogni matrimonio mi sono ritrovata a correre a destra e a manca perché tutto fosse al proprio posto, e le motivazioni che possono provocare imprevisti e sbavature possono essere le più diverse, di origine umana o, come si suol dire, anche divina.
Il problema numero uno è sicuramente la pioggia, che è un’eventualità che quando si comincia a pianificare un matrimonio non può essere né prevista né controllata.
Di solito un matrimonio si organizza con un minimo di nove mesi di anticipo, e non esiste sfera di cristallo capace di prevedere il meteo a nove mesi di distanza.
Quindi, a meno che non si decida di celebrare il matrimonio in pieno inverno, quando paradossalmente (quasi) ogni intemperia risulterebbe sotto controllo con l’inevitabile cerimonia e festa al chiuso, bisogna affrontare l’eventualità del terribile piano B.
E se vuoi un consiglio prezioso, quando scegli una location tieni sempre conto del Piano B, e fa che anche quello ti soddisfi, senza rimpianti.
Se invece scegli una location di proprietà, o semplicemente una priva di un Piano B del tutto soddisfacente, devi comunque fare pace con lo scenario peggiore, senza permettergli di rovinarti uno dei giorni più importanti della tua vita.
A volte organizzando il proprio matrimonio ci si perde poi il concetto fondamentale: una bella festa in cui si celebra la vostra unione insieme alle persone più care.
Se si tiene a mente questo si può affrontare tutto serenamente.
Per mia esperienza professionale, il Piano B deve sempre essere pari in bellezza al Piano A, e quando non è così trascorro la settimana prima del matrimonio a controllare forsennatamente l’app del meteo, facendo tutti gli scongiuri perché non piova, non si scatenino uragani e Thor non piombi con Mjolnir proprio accanto all’archetto fiorito del rito.
Scongiuri a parte, però, questa è una cosa che non possiamo controllare, e quindi cerchiamo solo di gestirla al meglio, con tutta la serenità possibile.
E questo è l’imprevisto di origine divina, ma i peggiori sono quelli di natura puramente umana: vogliamo partire dai fornitori?
I fornitori devono essere scelti con cognizione, perché a loro fondamentalmente si affida il buon risultato del tuo matrimonio.
Dopo aver assaggiato di persona il menù, esserti confrontata direttamente con il fotografo e il dj, dopo aver fatto le prove con la makeup artist e hair stylist, sincerati sempre, se possibile, che in caso il singolo individuo venga colpito da una qualche maledizione, ci sia qualcuno che possa sostituirlo/a.
Non tanto nel caso del catering, che di per sé è composto da un intero staff, ma più che altro per quei professionisti che lavorano da soli. Siamo umani tutti, e tutto può sempre accadere senza colpa di nessuno, però bisogna essere preparati sempre allo scenario peggiore: e se l’arpista si rompe il polso prima del tuo matrimonio? Per fortuna c’è il suo allievo che può sostituirla, oppure il dj pronto a tappare il buco.
E così tutto andrà liscio come l’olio e nessuno si accorgerà di niente.
E veniamo agli imprevisti relativi agli invitati.
Partecipazioni mandate con mesi di anticipo, risposte ricevute fino all’ultimo giorno utile (mai prima, non ti illudere). Chiuse le iscrizioni, mandato in stampa il tableau, approntati i segnaposto. Che cosa può andare storto? Hai presente quel cugino di diciottesimo grado di tua nonna che aveva detto che veniva solo? Ecco, si è appena fidanzato e porta un più uno: sei felice?
Ecco, questo è uno degli imprevisti più comuni tra tutte le cose che possono andare storte a un matrimonio, ed è praticamente il mio pane quotidiano.
Invitati che si aggiungono o che non arrivano sono assolutamente normali, e statisticamente si bilanciano, o al massimo si va in difetto, cosa che non rappresenta in alcun modo un problema. In questi casi i catering sanno come gestirsi il lavoro internamente, con una wedding planner che tiene le redini di tutto viene ancora più semplice, perciò non preoccuparti, di questo neanche te ne accorgerai (come della maggior parte dei problemi).
E se quel giorno sei proprio tu a non stare bene?
L’ansia fa brutti scherzi e non tutti reagiamo nello stesso modo. Ci potrebbe essere mal di testa da stress, problemi intestinali, il ciclo che arriva sempre quando non deve, nei casi peggiori qualche linea di febbre, herpes al labbro se sei predisposta, orzaiolo o acne.
Il mio consiglio è avere sempre a portata un kit di sopravvivenza per ogni evenienza con i medicinali fondamentali che servono a te, da tenere pronto anche solo per scaramanzia.
La settimana prima del matrimonio evita di fare imprudenze o di sottoporti a trattamenti insoliti.
Se tingi i capelli, fallo con una decina di giorni di anticipo, se fai le lampade, mai oltre le due settimane di anticipo, non esagerare con il sole, non fare maschere al viso insolite e, se possibile, mangia sano ed equilibrato per il tuo regime alimentare.
Un’altra cosa che ti consiglio di tenere a portata di mano è un pacchetto di salviette umide smacchinanti, o del sapone di marsiglia (non ci crederai, ma fa miracoli con le macchie), delle scarpe comode e in stile con l’abito che indosserai, del talco per il sudore e ovviamente il kit trucco che ti lascerà la tua makeup artist.
Pioggia, abito da sposa macchiato, ciclo, il fotografo maledetto, locuste e palle di fuoco dal cielo. Ecco tutto quello che può andare storto al tuo matrimonio, ma c’è una soluzione che ti solleverà dall’affrontare tutto questo: io.
Il compito della Wedding Planner è sì organizzare un matrimonio dalla A alla Z, pensare agli allestimenti, il timing, confrontarsi con i fornitori etc etc, ma è anche, e forse soprattutto, gestire quella giornata così carica di aspettative e impegno.
Quando mi trovo su un matrimonio praticamente risolvo problemi e imprevisti al meglio delle mie possibilità fin dal primo momento in cui arrivo in location.
E ce ne sono sempre tanti, eppure in un qualche modo, tutto poi va sempre bene.
Eppure è così, e il mio obiettivo è che i miei sposi non si accorgano mai di nulla, riuscendo a godersi il loro giorno da protagonisti, senza mai preoccuparsi del dietro le quinte.
Grazie per aver letto questo articolo,
spero ti sia stato utile!
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A presto,
Caterina