Giulia + Alessandro
Un matrimonio ispirato alla magia delle erbe ai piedi dell’altare di Diana
Quello di Giulia e Alessandro è stato un matrimonio in cui l’antica magia delle erbe si è intrecciata con la spiritualità wiccan ai piedi dell’altare di Diana, nella cornice meravigliosa di Villa Arconati.
Quando li ho conosciuti, Giulia e Alessandro avevano un’unica grande certezza: Villa Arconati. Qui si sarebbe dovuto svolgere il rito civile (e simbolico), e su questo non c’erano dubbi. Alessandro infatti aveva fatto la guida turistica in questa villa meravigliosa, che era stata capace di incantare con la sua bellezza sia lui che Giulia.
Si tratta di un’antica Villa della famiglia Arconati, all’interno dell’area protetta del Parco delle Groane, nella Frazione di Castellazzo di Bollate, a una ventina di chilometri da Milano. La villa gentilizia risale al XVI secolo, passando di proprietario in proprietario fino a Galeazzo Arconati, che la acquistò nel 1610 per 238’000 ducati, sotto la cui famiglia diverrà la celebre e meravigliosa villa che tuttora è possibile visitare e ammirare.
Il problema di Villa Arconati per quanto riguarda i matrimoni è che non è possibile celebrarvi l’evento tutti i weekend, e tutte le date che desideravano gli sposi erano occupate, quindi il bel matrimonio autunnale che si erano immaginati gli sposi ha dovuto lasciare il posto a un magico matrimonio di inizio settembre, in cui mi sono occupata io stessa di portare i colori dell’autunno: dopotutto, se Maometto non va alla montagna, sarà la montagna ad andare da Maometto (e io sto diventando sempre più esperta nello spostare montagne!).
Oltre ai colori autunnali, Giulia e Alessandro volevano un matrimonio che si ispirasse al mondo della Wicca, della stregoneria e delle erbe officinali, ed è proprio da questo mondo che ho attinto per creare le atmosfere suggestive che hanno caratterizzato il loro matrimonio, a partire dal rito fino al ricevimento.
Con la stampa 3D mi sono occupata di creare la bottoniera di Alessandro, l’accessorio del bouquet di Giulia e poi il cake topper, il tutto con il monogramma delle loro iniziali realizzato appositamente.
Dopo la preparazione e prima della cerimonia, e quindi prima di incontrare tutti gli amici e i parenti, Giulia e Alessandro si sono dedicati un primo incontro intimo e commovente, il cosiddetto first look, in cui erano presenti solo loro e la fotografa, che ha potuto così cristallizzare tutta la bellezza e l’emozione di quel momento.
All’arrivo gli ospiti hanno trovato all’inizio della navata i ventagli, che mi preoccupo sempre di creare per i matrimoni estivi, ma in questo caso erano dei ventagli davvero un po’ speciali.
Riprendevano il coordinato grafico di tutto l’evento, e quindi l’ispirazione erboristica: si trattava infatti di ventagli sagomati a forma di giara in vetro contenente tutta una serie di erbe officinali che in un modo o nell’altro gli invitati avrebbero ritrovato anche al ricevimento, oltre che su tutta la stationery in generale.
Suggestivo è dire poco, e onestamente assolutamente perfetto per celebrare un matrimonio simbolico (oltre che civile, perché in Villa Arconati è possibile celebrare i matrimoni a valenza legale a tutti gli effetti).
Abbiamo organizzato l’altare, oltre che con gli strumenti canonici del mestiere, come i libretti della cerimonia civile e simbolica e i fiori, anche con la croce di Brigid (o Santa Brigida), che avevano creato gli sposi stessi come portafedi.
La croce di Brigid è un simbolo pagano irlandese che, sopravvissuto a diverse persecuzioni, è stato alla fine integrato anche nella religione cattolica, e che dunque oggi fa parte di entrambi i culti. Secondo la tradizione celtica, Brigid è la protettrice dei druidi, dei guaritori, degli artigiani e dei poeti (e dei teatranti come Alessandro stesso), e si può fare in completa autonomia intrecciando giunchi, paglia o erbe raccolte, esattamente come hanno fatto gli sposi.
Giulia e Alessandro, davanti all’altare di Diana, si sono uniti tramite il rito simbolico dell’Handfasting, e in particolare utilizzando il nodo dell’infinito, che hanno potuto quindi conservare intatto (ti ricordi quando ti ho raccontato di tutti i vari tipi di nodo per l’handfasting? Trovi l’articolo qui).
Qui sposi e invitati sono stati accolti da un mondo fatto di erbe, profumi e pagine di antichi erbari.
Infatti ho creato tutto il design di questa parte ispirandomi alle pagine degli erbari antichi, in cui l’illustrazione della pianta o del fiore si affiancava alla descrizione dei suoi utilizzi e benefici.
Ogni tavolo aveva il nome di una delle erbe officinali scelte dagli sposi, mentre le escort cards contenevano dei semi da piantare.
I tavoli erano decorati con scatole in legno antiche che fungevano da alzate, sopra le quali abbiamo appoggiato piccole giare con essenze profumate, di lavanda, rosmarino, menta e petali di rosa. Per i fiori abbiamo pensato ai vasi in vetro antico, alternati a piccoli oggetti in peltro capaci di proiettare subito l’atmosfera in un tempo sospeso tra il passato e il presente.
Per i confetti abbiamo pensato di inserirli all’interno delle provette, mentre per quanto riguarda la torta abbiamo deciso di decorarla con una composizione di fiori essiccati dai colori caldi e autunnali, esattamente come volevano Giulia e Alessandro.
E devo dirlo, quando dopo il taglio torta gli sposi hanno ringraziato tutti i fornitori che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento, mi hanno davvero commossa e resa ancora più orgogliosa di aver realizzato questo matrimonio per loro.
Design + Planning • The Other Wedding
Fotografia • Gloria Soverini
Video • Camera Bianca
Flower design • Petali di Alice
Location cerimonia • Villa Arconati
Location ricevimento • Quattro Leoni Bollate
Musica • Lucky Fella
Torte • Purple Backery